di Enrico Sozzetti
Arriva sul mercato la nuova linea ‘Blossom’. L’obiettivo di utilizzare il 35 per cento di materiale riciclato entro il 2025.
Guala Closures di Alessandria, guidato da Marco Giovannini, accelera sul fronte della sostenibilità e lancia sul mercato una nuova linea di chiusure con il marchio Blossom, nome (“fiorire” in inglese, ndr) scelto «per evocare l’idea di naturalezza». La sostenibilità si tradurrà, annuncia il gruppo industriale, nell’utilizzo del 35 per cento di materiale riciclato entro il 2025, con l’obiettivo parallelo di «offrire la più vasta selezione di chiusure sostenibili all’avanguardia per vino, liquori, acqua, bevande e olio d’oliva con l’unica gamma di chiusure dedicate di questo tipo per tutti questi mercati. Le chiusure sono fabbricate con materiali diversi e subiranno un processo di sviluppo continuo che andrà a soddisfare le future esigenze dei mercati».
Design e ambiente
La prima chiusura è la “Greencap” caratterizzata da un design d’avanguardia. È un tappo a vite in alluminio, completamente rimovibile e monouso che soddisfa i criteri della linea guida, definita dal gruppo, “Design to Revive”. Appartiene alla linea “Design to Change”, basata sull’utilizzo di materiali riciclati o prodotti da fonti rinnovabili, la chiusura “T-bar luxury” in plastica ‘abs’ riciclata al cento per cento e sughero agglomerato. Si aggiunge la chiusura “Spring Blossom” in alluminio per l’acqua, dotata di anello tamper-evident prodotto da polimeri completamente bio-based, nonché tappi a vite con liner interni prodotti da fonti rinnovabili. All’interno della linea guida “Design to Reduce”, ecco la chiusura bio per tequila, a base di agave, realizzata con una resina composita bio-based utilizzando il trenta per cento di fibre di agave (dai rifiuti generati durante la distillazione della tequila) e il settanta per cento di polipropilene. Infine, la linea “Design to Fade” ha lo scopo principale di creare chiusure completamente biodegradabili. «Sono in fase di sviluppo chiusure che possono essere compostate sia in ambiente industriale che domestico, con l’obiettivo di ottenere una chiusura completamente biodegradabile in ogni condizione» annuncia il gruppo. L’azienda ha poi creato una partnership per la produzione di chiusure realizzate in plastica riciclata «che riducono l’inquinamento marino e sta sviluppando altre fonti di materiale, compresi gli elementi recuperati da apparecchi elettrici obsoleti. Inoltre continua a partecipare a progetti di collaborazione con organizzazioni del settore e autorità locali, al fine di promuovere le migliori pratiche, sistemi efficienti e uniformi per la raccolta e il riciclaggio degli imballaggi».
Gli obiettivi futuri
La creazione della linea di chiusure sostenibili “Blossom” rappresenta un altro passo verso gli obiettivi di Corporate social responsibility (Csr) di Guala Closures che prevede «azioni che potranno contribuire a soddisfare le aspettative dei consumatori, le esigenze del mercato e le normative locali. Ogni nuova chiusura segue uno dei quattro modelli ‘design-to’ definiti nelle linee guida per l’eco-design del gruppo».Fulvio Bosano, direttore Ricerca e sviluppo del Gruppo Guala Closures, conferma l’impegno di tutti i centri di ricerca nella applicazione «dei principi di progettazione eco-design di soluzioni sostenibili per tutti i mercati e i clienti, oltre a sostenere gli impegni di Csr». Violette Montagnese, direttrice marketing del gruppo, aggiunge che il ruolo dell’azienda «è quello di aprire la strada a soluzioni di mercato per l’industria dei liquori, delle bevande, dell’acqua e dell’olio d’oliva, per soddisfare e anticipare le aspettative dei clienti e dei consumatori in termini di packaging sostenibile, oltre ad offrire prestazioni e stile».
Guala Closures ha oltre 4.700 dipendenti e opera in cinque continenti con trenta stabilimenti e una commercializzazione dei prodotti in oltre cento Paesi. Il gruppo vende circa venti miliardi di chiusure ogni anno e nel 2019 ha avuto un fatturato di 607 milioni di euro. La società, quotata in Borsa, l’anno scorso è entrata all’interno dell’indice Ftse Italia Mid Cap.