Botta e risposta a Novi Ligure tra maggioranza e opposizione sulla gestione delle società sportive comunali.
E’ il Gruppo Consiliare Democratici per Novi ad attaccare per primo, parlando di maggioranza spaccata, e arrivando a chiedere le dimissioni del sindaco Cabella:
“Sono mesi che diciamo che questa maggioranza è spaccata su tutto e capace solo di litigare al suo interno. La prova, se era necessaria, è arrivata dal Consiglio Comunale di lunedì sera, dove la maggioranza si è spaccata su una questione che poteva essere composta con facilità, ma che ha a che fare con i giochi di potere interni al centro destra novese. Non possiamo quindi che essere d’accordo con le parole che il Capogruppo della Lega ha usato lunedì sera: “Cari consiglieri della Lega, così non si può andare avanti”. Il braccio di ferro che il segretario leghista Perocchio e il Sindaco hanno avviato contro il buon senso e le corrette scelte amministrative mietono una vittima illustre: lo sport novese, già messo in crisi dalla pandemia e che ora vede concretamente il rischio che gli impianti sportivi cittadini siano chiusi definitivamente. La spaccatura della maggioranza, in cui evidentemente c’è anche chi è in grado di pensare al bene comune, ha messo il re a nudo. Se si continua ad anteporre gli interessi e le beghe di partito al bene della città, a Cabella e Perocchio resta da fare solo una cosa: togliere il disturbo, per il bene di Novi”.
Un attacco pesante, per qualche osservatore anche un po’ ‘fuori misura’.
Immediata la risposta della Segreteria cittadina della Lega di Novi:
“La questione è semplice, di puro buon senso o, se vogliamo dire meglio, di pura buona amministrazione.
Sport In Novi, azienda consortile che raggruppa la gran parte delle società sportive novesi gestiva da anni e su indicazione del Comune, gli impianti sportivi novesi. Ciò avveniva attraverso una convenzione. Dovendo provvedere al rinnovo di questa convenzione, l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Cabella ha fatto semplicemente quello che farebbe ogni cittadino novese dotato di intelligenza e buon senso: ha verificato i contenuti della convenzione. Forse qualcuno di noi, anche nella vita privata, firmerebbe un contratto senza verificarne i contenuti? No, di sicuro. E tantomeno se da quel contratto potessero discendere conseguenze non solo per se stessi, ma per altri.
Ebbene, qual è il motivo per il quale si grida allo scandalo del mancato rinnovo della convenzione con Sport In Novi? Eccolo: analizzando la bozza di convenzione e tutti gli atti relativi allo stato degli impianti sportivi, si è riscontrato che alcuni impianti NON ERANO A NORMA DA ANNI (e da molto prima che si insediasse la giunta Cabella) e quindi potenzialmente pericolosi per i loro frequentatori.
Perciò, semplicemente, molto semplicemente, si sta provvedendo alla messa a norma degli impianti per poi provvedere al rinnovo della convenzione. Questo passaggio, di elementare buonsenso, ha suscitato le vibrate proteste dell’opposizione PD. Lasciamo ai Cittadini novesi ogni considerazione in merito.
Governare bene significa anche “avere ordine nei propri fogli” e lavorare con coscienza e responsabilità, analizzando le questioni per cercare di risolvere i problemi; nascondere la polvere sotto il tappeto non fa parte del nostro modo di agire.
All’inizio di questo mandato abbiamo trovato tante questioni irrisolte, puntualizzate dal Sindaco Cabella come “scomode eredità” lasciate dalla precedente amministrazione: la convenzione con Sport In Novi è solo una delle tante. La vicenda CIT è esemplare: trascinata per anni con pressapochismo ha rischiato e forse purtroppo ancora rischia di far fallire la nostra compagnia di trasporto pubblico rovinando 40 famiglie di lavoratori. Il lavoro che è stato fatto nei mesi scorsi, sempre sotto il fuoco degli attacchi strumentali dell’opposizione va nella direzione dell’auspicato salvataggio della Compagnia, ma una domanda si impone: chi ha creato la crisi del CIT? Le passate amministrazioni targate PD o la giunta Cabella che sta facendo tutto il possibile per sanare una situazione estremamente compromessa da anni di incuria? Gli atti parlano da soli, gli archivi comunali sono a disposizione per dimostrarlo.
Crediamo che la buona politica non si faccia passeggiando per le vie di Novi distribuendo sorrisi o pacche sulle spalle, ma lavorando seriamente, col rispetto delle norme e con senso di responsabilità nei confronti dei Cittadini. E, nel caso specifico degli impianti sportivi, i cittadini novesi avrebbero forse preferito che i loro figli avessero continuato a frequentare impianti sportivi NON A NORMA come hanno fatto negli anni scorsi? La risposta è semplice e affidata all’intelligenza di ciascuno”.