Ci saranno anche il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, e l’assessore alle attività produttive Mattia Roggero alla manifestazione organizzata da Fipe Confcommercio mercoledì mattina davanti alla Prefettura, per dare voce al disagio e alla preoccupazione di partite iva, imprenditori del commercio e della ristorazione, e loro dipendenti. Ad annunciarlo è, sul suo profilo facebook, proprio l’assessore Roggero: “Mercoledì alle 11,30 parteciperò insieme al Sindaco, come cittadino, ancor prima che come amministratore della nostra Città, alla manifestazione organizzata in Piazza della Libertà da Fipe-Confcommercio di imprenditori, partite Iva e lavoratori dei settori messi in ginocchio dal nuovo Dpcm. Chiedono di poter lavorare dopo aver fatto i salti mortali per mettere in sicurezza i propri locali. Chiedono di andare avanti, di non essere messi nelle condizioni di chiudere definitivamente e di trovare una soluzione condivisa, e non calata dall’alto per affrontare questa emergenza.
SIAMO con loro”.
Anche ad Alessandria, come in numerose altre città italiane (Ancona, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Napoli, Perugia, Pesaro, Roma, Siracusa, Torino, Trento, Trieste, Vasto, Venezia, Vercelli, Verona), si svolgerà, mercoledì 28 ottobre dalle 11.30 alle 12.30, la manifestazione degli operatori della ristorazione #SIAMOATERRA, organizzata dalla Federazione Italiana Pubblici esercizi (FIPE) a livello nazionale a cui aderisce anche la Fipe Confcommercio alessandrina.
La manifestazione pacifica, organizzata nel pieno rispetto delle norme anticontagio da Covid-19, che prevede per i partecipanti abbigliamento di colore nero, vuole richiamare l’attenzione delle istituzioni su un settore che rischia fortemente di veder sparire migliaia di imprese eccellenti.
Per questo verranno messi letteralmente a terra 50 coperti apparecchiati con tovagliato e stoviglie, per simboleggiare, anche visivamente, la situazione di un settore fortemente danneggiato.
Un settore che “rappresenta il gusto, il sapore ed il colore dell’Italia nel mondo” e che le nuove restrizioni hanno messo a forte rischio di sopravvivenza.
Un settore che nella provincia conta 3.000 imprese e 21.000 addetti.
Durante la manifestazione verrà anche suonato, contemporaneamente a tutte le altre città, l’inno di Mameli, un simbolo per resistere.
Gli imprenditori di questo settore si stanno dimostrando persone responsabili, che rispettano rigorosamente i protocolli sanitari loro imposti, che non possono reggere ulteriormente una situazione che decreterebbe la condanna a morte per migliaia di imprese.
Non si possono far ricadere le responsabilità del ritorno dell’epidemia su questo comparto: sono altri i fattori che hanno purtroppo causato una nuova emergenza. La pandemia va gestita con attenzione sicuramente alla salute, che è un diritto fondamentale da tutelare, ma anche garantendo la “salute economica” di aziende che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema economico, che si sono adattate e hanno investito per operare in sicurezza e per rispettare i protocolli imposti, per tutelare i propri dipendenti ed i propri clienti.
Gli operatori della ristorazione chiedono di poter continuare a lavorare per non morire e per questo servono, con urgenza, senza ritardo o inutili annunci, le misure promesse, in particolare ristori e contributi a fondo perduto.
Nel rispetto dell’ultimo DPCM, per poter partecipare alla manifestazione, occorre comunicare la propria adesione con nome, cognome, insegna del locale e numero di cellulare scrivendo un messaggio WhatsApp al numero 351.7777268. Verranno successivamente fornite le coordinate della manifestazione.