Dopo l’intervento iniziale del sottosegretario con delega agli enti locali Achille Variati, presentato dal prefetto Olita e dal prof. Balduzzi, è entrata martedì nel vivo la XII Settimana di studi sulle autonomie locali, dedicata a: “La democrazia locale: ragioni, forme, prospettive”.
Sta emergendo, dai tanti interventi di una Settimana quanto mai intensa, la proposta di stabilire una distinzione concettuale tra democrazia rappresentativa, diretta e deliberativa, intese tutte e tre come specificazioni della più generale nozione di democrazia partecipativa, una nozione ricavabile dalla nostra Costituzione e che, per consenso unanime degli studiosi convenuti ad Alessandria o collegati in rete con la Settimana, trova nel livello locale il luogo ideale di sperimentazione e attuazione.
Una seconda indicazione sottolinea che l’attuale testo unico degli enti locali riferisce l’autonomia locale, prima ancora che all’ente locale, alla comunità locale, con una formulazione che appare tutta da comprendere, declinare e attuare: se autonomia è anzitutto cosa propria della comunità, anche le discussioni sulle competenze e sulle risorse da conferire all’ente locale cambiano volto, dovendosi prendere in considerazione anche e soprattutto quanta autonomia abbiano i cittadini singoli e associati, secondo il principio costituzionale di sussidiarietà.
Una terza indicazione attiene all’autonomia finanziaria dell’ente locale: mai attuata pienamente a causa di una, peraltro non del tutto infondata, preoccupazione circa il rischio di una finanza locale facile, non può più essere elusa: risolviamo il nodo dei controlli, se del caso rimettendo dei comitati regionali di controllo rivisti ed efficienti, ma non restiamo a metà del guado.
Il pomeriggio di martedì ha visto un interessante dibattito sul tema “Covid ed enti locali”, nella bella cornice di Palatium Vetus. Dopo il saluto del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria notaio Luciano Mariano, si sono alternati, sotto la regia di Renato Balduzzi, i direttori di Ospedale e ASL, Giacomo Centini e Valter Galante, il direttore dell’Ospedale Cottolengo Gian Paolo Zanetta e, a rappresentare gli enti locali, il sindaco di Ovada Paolo Lantero, il quale ha ricordato la pionieristica esperienza di “Covi a casa”. Unanime la convinzione che, in vista della possibile recrudescenza della pandemia, il territorio sarà meglio in grado di contrastarla purché si rafforzi la cultura della rete e dell’integrazione dei servizi. Nel dibattito, oltre ai dottorandi Matteo Moro e Joshua Carlomagno, Mara Scagni ha portato la voce di Cittadinanza attiva e, nelle conclusioni, Antonio Maconi ha esortato a non abbassare la guardia di fronte ai rischi dei prossimi mesi, così confermando la capacità del territorio alessandrino di esprimere serietà e solidarietà di fronte alle emergenze.