di Graziella Zaccone Languzzi
1) Ai medici e pediatri di famiglia in tempo di Covid, la prima “sentinella” della salute pubblica e l’unica categoria della sanità ad essere esclusa dal risarcimento da Coronavirus: “Coronavirus: risarcimento per i medici contagiati in ospedale e non per quelli di base”.
Pure il Corriere della Sera ha raccontato con diversi articoli lo scandalo, ricostruendo un’incredibile babele legislativa e assicurativa, definendo i medici di base eroi sanitari di serie B senza diritti e indenizzi. Sempre il Corriere scrive: “I medici di base ci hanno salvati, ora aiutiamoli, siamo in debito”. Questa è la realtà, nessun risarcimento per il Covid ai medici di famiglia se si ammalano sul posto di lavoro. Le compagnie assicurative private non riconoscono il contagio da coronavirus come infortunio sul lavoro, e questo nonostante dall’inizio dell’emergenza oltre 170 medici di famiglia siano deceduti per aver contratto il virus, senza calcolare chi si è ammalato. Anche Il Piccolo di venerdì 14 agosto ha dedicato una pagina ai medici di base: “La rabbia dopo la Pandemia. I medici di famiglia : Quali stipendi d’oro? E siamo reperibili anche 12 ore al giorno”. Questa pagella e il massimo voto la dedico a tutti i medici e pediatri di base, e in special modo al medico della mia famiglia, il Dott. Roberto Sarti, che non è un “burocrate”, ma un vero medico che ascolta, visita stabilendo una diagnosi, prescrive la cura onde evitare se possibile di andare ad affollare il pronto soccorso, ed è rintracciabile sempre. Durante il periodo Covid 19 il Dott.Sarti è stato per la mia famiglia un sicuro e sereno porto ed è questa la buona sanità pubblica su cui il Governo e i suoi burocrati dovrebbero posare un occhio di riguardo, per premiarla e valorizzarla.
Voto: 10
2) Questo articolo mi porta a ritornare sull’argomento conti/bilanci del nostro Comune: “Bilancio di previsione approvato. Minoranza: “Numeri distanti dalla realtà”. Ma ci sono o lo fanno? Qui di distante dalla realtà è solo chi finge di non ricordare il pregresso, forse pensano che conclusa una consiliatura ciò che è stato fatto nel bene o nel male venga cancellato, ma se lo possono pure scordare. Il massimo voto va allo sforzo dell’Amministrazione Cuttica per il coraggio di andare avanti cercando di ‘giostrarsela’ con i conti, perché è chiaro che il bene comunale va minimamente gestito anche se la cassa langue, gli stipendi dei dipendenti sono da pagare, come pure i debiti accumulati dal passato che vanno onorati. E su questo punto riporto, sottolineato e condividendo in pieno, la dichiarazione dell’Assessore Lumiera in risposta alle accuse della minoranza comunale che dovrebbe essere consapevole della situazione pregressa dell’ente: “Respingo le accuse di un Bilancio non veritiero. Così come una certezza sono i 4 milioni e mezzo, altrettanto lo è che derivano dai 46 milioni che abbiamo dovuto ripianare dal passato. Come tutti i debiti che stiamo pagando, che risalgono ad anni addietro”. Bene il riconoscimento da parte del Consigliere Demarte, che ha compreso lo sforzo di questa Amministrazione per alcune azioni messe in campo e realizzate come i lavori sul Rio Lovassina, mai tenuto in considerazione dalle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi quarant’anni, girandosi dall’altra parte ogni qualvolta che gli spinettesi venivano invasi dalle acque inquinate. Così come il corridoio della scuola Bovio, una cosa da poco che per circa vent’anni ha creato disagio ad alunni e corpo insegnante. E’ stato inoltre risanato il palazzo municipale, che cadeva a pezzi, e si sta tentando di mettere “pezze” sullo stato di degrado lasciato dalle Amministrazioni precedenti. Dal 2002 ad oggi abbiamo dovuto rinunciare alle nostre partecipate lasciate ‘in salute’ dalla Calvo, abbiamo perso le nostre farmacie comunali compresa quella di utilità per gli ospedali essendo locata nella stessa zona, i cimiteri sono in degrado da almeno dieci anni e forse più. La piscina comunale non c’è più, e potrei andare avanti su molte altre situazioni. Il degrado di Alessandria arriva da lontano, invece di accusare sarebbe corretto lavorare insieme per il bene della città, con rispetto per i cittadini e per la giunta in carica. La politica è altro, non ciò che Roma ci mostra.
Voto: 10
3) Al Questore di Torino Giuseppe De Matteis. Mi ha colpito per la franchezza raramente evidenziata da cariche dello Stato del suo livello. il Dott. De Matteis in una intervista a La Stampa ha avuto il coraggio di denunciare gli effetti dell’immigrazione sulla città di Torino: ma il problema non è solo a Torino, sta in tutto il Paese. Il Questore ha parlato di immigrati violenti, alto tasso di delittuosità di alcune comunità, scarso rispetto dei migranti per l’autorità, violenze degli stranieri contro la polizia, ponendo inoltre l’accento sulla necessità di procedere con i rimpatri, rivedendo le norme sull’immigrazione stabilite in un’epoca differente: “Migranti e violenza, così il questore spiazza la politica”.
Il Siulp (Sindacato italiano dei lavoratori della Polizia di Stato) per voce del segretario cittadino Eugenio Bravo ha rilasciato questa dichiarazione: “Il questore di Torino Giuseppe De Matteis, con l’intervista sulla Stampa si è ritagliato un posto significativo nella storia del nostro Paese. Assumendosi l’onere di interpretare in modo autentico la realtà quotidiana che affrontano i poliziotti di Torino e, per quanto ci consta, non solo. Ha lanciato un messaggio di importante sensibilizzazione, sulle continue violenze perpetrate da quegli extracomunitari delinquenti nei confronti dei poliziotti. Pugni, calci, morsi alle dita sono solo alcuni esempi della lotta quotidiana che devono ingaggiare i poliziotti di Torino per assicurare questi criminali stranieri alla giustizia. Giustizia che, purtroppo a causa di una impunità anch’essa diffusa, non dissuade ma incoraggia questi stranieri ad agire sempre più con violenza verso le forze dell’ordine, protetti molto spesso dal solito vittimismo razziale, creato ad arte da alcuni irresponsabili “buonisti”. Un caso raro che va evidenziato. Le parole del Questore di Torino De Matteis, e quelle del rappresentante Siulp di Torino cadranno nel vuoto, il Governo attuale sul fronte immigrazione fa il sordo e l’orbo, molto probabilmente ha motivi a noi sconosciuti per permettere tale situazione, invisa alla una stragrande parte degli italiani.
Voto: 10