Una manifestazione per tutelare l’odio.
È quella organizzata da alcuni membri alessandrini di Fratelli d’Italia in segno di protesta contro il ddl Zan, provvedimento in discussione alla Camera dal 3 agosto prossimo che estenderebbe un articolo della legge Mancino, che punisce chi “istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi” anche ai reati di matrice omobitransfobica e misogina.
Si tratta di un testo, frutto di mediazione e sintesi tra diverse proposte, la cui approvazione è resa urgente dai quotidiani episodi di violenza e discriminazione contro persone LGBTQI+ riportati dalle cronache.
Gli organizzatori della manifestazione si nascondono maldestramente dietro una supposta difesa della libertà d’espressione, libertà neppure sfiorata dal testo in discussione, il cui oggetto sono, in maniera esplicita, gli atti discriminatori e non la propaganda.
Ciò che vogliono difendere i fautori della protesta, invece, è la possibilità di escludere e discriminare senza limiti. La possibilità di esercitare l’odio.
Ci auguriamo che la nostra città respinga con forza le ragioni di una manifestazione pubblica così lontana dalla lettera e dallo spirito della Costituzione, la quale garantisce uguali diritti, tutele e libertà a tutti i cittadini.
L’appello, a tutte e tutti, è a restare contrari a ogni forma di violenza, discriminazione e minaccia.
L’odio non è un’opinione.
Riccardo Barena e Davide Serafin
Possibile Alessandria comitato Macchiarossa