Cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga: ecco tutti i dati regionali e provinciali [Piemonte Economy]

di Cristina Bargero

 

 

In questi mesi di chiusure forzate e di riduzione di ordini e commesse anche nel periodo della ripresa per molte attività produttive e commerciali, il ricorso agli ammortizzatori sociali è stata una delle misure che ha consentito di evitare il collasso del Paese.

Il decreto Cura Italia, infatti, ha stabilito tre linee di intervento relative agli ammortizzatori sociali per le aziende in difficoltà a causa del Coronavirus:

1) la cassa integrazione ordinaria conteggiata, però, oltre i limiti di legge, anche per le aziende che stanno già utilizzando trattamenti di integrazione straordinari.

2) il fondo di integrazione salariale rafforzato per le aziende con più di 5 dipendenti, escluse dalla CIGO, anche per chi utilizza assegni ordinari.

3) la cassa integrazione in deroga per le aziende non coperte dalle misure precedenti, ossia senza limitazioni nel numero di dipendenti.

Il periodo massimo previsto inizialmente era di nove settimane, cui se ne sono aggiunte altre 5 previste dal decreto Rilancio, successivamente aumentate di ulteriori quattro settimane anche per periodi antecedenti al primo settembre 2020.

Anche in Piemonte vi è stato un massiccio utilizzo della cassa integrazione sia ordinaria sia straordinaria che in deroga, con un picco di ore nel mese di aprile, che è andato via via riducendosi con le riaperture di maggio e di giugno.

Su 116 milioni e 247 mila ore autorizzate, la parte del leone l’ha fatta Torino, seguita da Cuneo, mentre ad Alessandria le ore di Cig ordinaria hanno superato i 9 milioni.

Il 70% delle ore autorizzate di Cig ad Alessandria ha riguardato operai, mentre il 30% impiegati, per la straordinaria la ripartizione è pressochè paritaria tra operai e impiegati, mentre per quella in deroga il 62% ha riguardato gli operai e il 38% gli impiegati.

Le ore di CIG straordinaria nella nostra Regione hanno superato i 6 milioni e 400 mila, mentre ad Alessandria sono state 493.424, quelle in deroga nell’intero territorio piemontese oltre 25 milioni e 720 mila, nella nostra Provincia 2.973.322.

Le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria in Italia hanno superato il miliardo.

Numeri impressionanti che fotografano quanto la crisi abbia inciso profondamente sulla realtà produttiva italiana, regionale e della nostra provincia, e che pongono interrogativi pesanti sulla ripresa, quando gli ammortizzatori finiranno.

Un motivo in più per ricostruire una politica industriale utilizzando i fondi del Recovery Fund.