Accolte le richieste di Coldiretti per il taglio del costo del lavoro nei settori più colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza Covid-19, con l’approvazione dell’emendamento al Decreto Rilancio che destina 426 milioni all’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali, per i primi sei mesi 2020, dovuti dai datori di lavoro appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche, vitivinicole, oltre che dell’ippicoltura, della pesca e dell’acquacoltura.
“Un risultato importante – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – al quale va aggiunta anche l’istituzione di un Fondo emergenziale di 90 milioni a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento con 30 milioni di euro dello strumento della cambiale agraria e la destinazione di 30 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo di solidarietà nazionale, per sostenere le imprese agricole danneggiate, oltre che dagli effetti del Covid-19, dagli attacchi della cimice asiatica che sul territorio piemontese ha fatto danni per 180 milioni di euro”.
In provincia di Alessandria, tra i comparti più colpiti dall’emergenza sanitaria ci sono stati quello vitivinicolo, che ha avuto perdite fino all’80%, e quello agrituristico, che ha registrato anche punte del 100%.
Per far fronte a questa situazione, già ad inizio aprile Coldiretti aveva presentato al Governo e a tutte le forze politiche un “Piano Marshall” per l’agricoltura italiana, che non si è mai fermata neppure durante i mesi di maggiore emergenza, quando, anzi, è emersa una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali.