E’ prevista per martedì 23 giugno prossimo la Conferenza dei servizi sull’istanza presentata dalla Solvay Solexis per l’estensione della produzione e uso di C6O4. La sostanza, al momento, non è soggetta a limitazioni sia nella legislazione europea che nazionale, solo la Regione Veneto ha legiferato imponendo limitazioni.
Tuttavia l’accertata presenza del Pfas C604 nelle acque di falda, al di fuori del perimetro dello stabilimento, impone cautela nella valutazione dell’istanza.
“La presenza di Pfas C604 nelle acque di falda – dichiarano il sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e l’assessore all’Ambiente, Paolo Borasio –, denuncia che evidentemente vi sono perdite dallo stabilimento Solvay e che quindi allo stato attuale dei fatti non ci sono possibilità di dare un parere positivo ad un’estensione della produzione di sostanze, peraltro di nuova generazione e per le quali non sono state ancora previste limitazioni. Inoltre non è esattamente chiaro, ad oggi, da dove provengano esattamente le perdite della sostanza.
Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale, pur non essendo pregiudizialmente contraria all’ampliamento, esprimerà il parere che l’autorizzazione all’estensione della produzione e uso di cC6O4 possa essere rilasciata solo dopo che la ditta Solvay avrà individuato l’esatta origine delle perdite che hanno causato e causano la dispersione in falda del composto, unitamente a una stima dei quantitativi di prodotto rilasciati nel tempo, qualora possibile, e non avrà messo in atto tutte le misure necessarie a far cessare le perdite”.
“La tutela della salute pubblica resta comunque l’obiettivo primario dell’amministrazione Comunale e non possiamo che essere estremamente prudenti – concludono il Sindaco e l’assessore –; resta peraltro urgente che le normative europea, nazionale e regionale definiscano limiti precisi ai quali attenersi. Trattandosi di una sostanza di nuova generazione è fondamentale avere parametri di riferimento ben circostanziati. Vogliamo comunque ricordare che i controlli proseguono”.