a cura di Angelo Marenzana
Con le illustrazioni di Rita Cardelli
Sarà una fiaba a tenerci compagnia in questo nostro appuntamento domenicale con la narrativa. Una favola scritta e illustrata per essere raccontata ai bambini ma senza nascondere l’intento delle autrici di far breccia anche nel cuore degli adulti. Si tratta di Un occhio verde e uno blu firmato da Sabina Guidotti e Alma di Pietro, un testo pubblicato dalla casa editrice Segni e Parole e riccamente illustrato grazie alle tavole realizzate con colori a pastello e pennellate ad olio dalla mano di Rita Cardelli.
La fiaba narra la storia d’amore tra un bambino, il piccolo Giulio, e la cagnolina Lia. Una cagnolina anziana che ha trascorso tutta la sua vita chiusa in canile, sempre in attesa di un’adozione, di trovare la famiglia giusta, quella capace di accoglierla e di darle affetto e attenzioni. Lia fa parte di quella schiera di cani emarginati dentro le gabbie di un canile e che nessuno adotterebbe mai. Animali destinati alla solitudine solo per il fatto di essere anziani.
Giulio ha un occhio verde e uno blu. Vede il mondo soltanto di due colori e pensa di essere l’unico a vederlo così. Anche Lia vede il mondo un po’ verde e un po’ blu. Ma di come vede il mondo Lia a nessuno interessa. Così Lia decide di chiudere gli occhi. Fino al giorno in cui Giulio, guidato dall’istinto, sceglierà la cagnolina come compagna. Lia aprirà gli occhi e finalmente si riconosceranno. Le loro lacrime di gioia si trasformeranno in coriandoli colorati e tutti i colori entreranno nella vita di entrambi.
La fiaba è nata per raccontare l’amore che può legare un bambino e un cane, nella convinzione che soltanto i bambini, in quanto tali privi di preconcetti, possono scegliere coraggiosamente ascoltando la voce del cuore. Il bambino non si pone le domande degli adulti, non si chiede se un cane anziano saprà giocare con lui o per quanto tempo. Il bambino riconosce e sceglie un dono prezioso, tutto l’amore che soltanto un cane che ha conosciuto l’attesa può regalare e che negli anni è rimasto custodito nel suo cuore per quella carezza mai arrivata.
Un occhio verde e uno blu è una storia vera narrata con lo strumento della fiaba, una narrazione dalla forte impronta educativa, capace di sollevare un problema di natura sociale ma sempre mantenendo la propria forza critica in equilibrio rispetto al pubblico cui è destinato. Il tema viene espresso in maniera leggera e mantiene vivo parola dopo parola il presupposto per cui nasce una storia simile. Un occhio verde e uno blu ci ricorda che ci sono tantissime Nonna Lia nel mondo, animali anziani e prigionieri di troppe preclusioni mentali, creature vittime di pregiudizi culturali che sperano e attendono di essere adottate, di essere tirate fuori per sempre da quelle gabbie per poter vivere una vita di affetti sinceri.
Giulio e Lia, per mano delle loro autrici, ci invitano ad aprire quelle gabbie “trasformandole in giardini fioriti, dove davvero possiamo vedere ancora un mondo colorato, come avessimo occhi di bambino!”
Nessun estratto in lettura questa settimana così come è consuetudine per i libri presentati. La brevità della fiaba non ne permette la pubblicazione senza snaturare il testo. Ma un consiglio è d’obbligo: ordinare il volume in libreria. Sostenere Un occhio verde e uno blu è anche sostenere un atto benefico oltre che fare contenti cani bimbi e senz’altro anche chi legge.