Danni a serre, frutteti e vigneti devastati dall’improvvisa ondata di maltempo che con bufere di vento ha colpito nella serata di giovedì la provincia di Alessandria con temperature in forte calo rispetto ai giorni scorsi: è l’allarme della Coldiretti sulle anomalie climatiche in un 2020 che si classifica come il più bollente dal 1800 con temperature superiori di 1,52 gradi rispetto alla media.
Trombe d’aria con raffiche di vento forte arrivato a quasi 50 chilometri allora.
Le zona più colpite, oltre all’alessandrino con allagamenti e alberi pericolanti a Valenza e Bosco Marengo, sono state l’acquese dove si è registrato un picco di precipitazioni di 395 millimetri, e il casalese con diversi allagamenti.
“Dopo un lungo periodo di siccità la pioggia abbondante e il vento forte hanno interessato la provincia alessandrina in una stagione particolarmente delicata per l’agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a produrre i primi frutti” ha affermato Mauro Bianco, Presidente Coldiretti Alessandria, sottolineando come “l’eccezionalità degli eventi atmosferici sia ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi che fanno registrare ingenti perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.
Una situazione che mette in pericolo le forniture alimentari di frutta e verdura in piena emergenza coronavirus, un colpo pesante in un momento in cui i consumatori vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario.
“I temporali erano attesa nelle campagne per combattere il rischio siccità e non lasciare l’Italia a secco in un 2020 segnato fino ad ora da precipitazioni dimezzate, ma per portare benefici l’acqua deve cadere in modo costante e prolungato mentre i forti rovesci rischiano di provocare danni ai terreni che non riescono ad assorbire l’acqua che, cadendo violentemente, scardina i campi provocando rischio meteo-idrogeologico con frane e smottamenti, proprio come accaduto nella zona dell’acquese nei mesi scorsi” ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.
Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta, orticole e vigneti: in questo caso risulta fondamentale la protezione delle reti antigrandine che tuttavia non sono ancora sufficientemente diffuse.
I tecnici Coldiretti sono impegnati nei luoghi dove si è abbattuta maggiormente l’ondata di maltempo al fine di realizzare una prima stima dei danni.