“Da quando la Polizia Ferroviaria ha lasciato la postazione fissa di Acqui Terme, nell’area della stazione ferroviaria e all’interno della stessa sono tornati i problemi di sempre e per questo motivo, moltissimi sono gli utenti che ne chiedono il ritorno” – con queste parole Carlo Sburlati e Claudio Bonante illustrano le motivazioni dell’Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consigliare di Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale ad Acqui Terme.
Al binario 1 della stazione ferroviaria di Acqui Terme, fino ai primi anni ‘90 era presente un ufficio della Polizia Ferroviaria.
“L’apertura di quell’ufficio aveva garantito la sicurezza necessaria in una stazione come quella di Acqui Terme, dove ogni anno migliaia di utenti arrivano e partono per motivi di lavoro, studio e vacanza. La stazione ferroviaria di Acqui Terme è crocevia di quattro linee: la Acqui – Asti – Torino, la Acqui – Ovada – Genova, la Acqui – Alessandria e la Acqui – San Giuseppe di Cairo – Savona.” – spiegano Sburlati e Bonante – “La polizia ferroviaria è l’unico reparto di polizia ad operare nelle stazioni: è necessario che un presidio sia installato ad Acqui Terme per garantire la sicurezza e il controllo di un luogo così importante per la città termale, principale meta turistica della provincia di Alessandria. Negli ultimi anni si sono verificati in stazione episodi di piccola criminalità (tra cui spaccio di droga), oltre a diversi casi di passeggeri che, non avendo pagato il biglietto del treno, hanno fatto resistenza al capotreno e danneggiato i convogli di Trenitalia”.
Il Consigliere Comunale Carlo Sburlati, Capogruppo di Fratelli d’Italia ad Acqui Terme, insieme agli aderenti al Circolo “Arturo Martini” ha quindi predisposto un Ordine del Giorno sull’argomento che è già stato presentato in Consiglio Comunale, sul quale si auspica si possa trovare la più ampia condivisione possibile all’interno dell’Aula di Palazzo Levi.
“Nell’Ordine del Giorno chiediamo di inoltrare ufficiale richiesta al Questore e al Prefetto, affinchè diventino portavoce verso gli organi competenti, quale il Ministro degli Interni, per far si che siano destinate maggiori risorse atte alla riapertura dell’importante Ufficio Polfer presso la stazione ferroviaria di Acqui Terme” – concludono gli esponenti acquesi di Fratelli d’Italia.
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