L’onorevole Cristina Bargero, intervenendo in aula ha sottolineato come l’IMU e non solo quella sull’abitazione principale, nata in una logica di emergenza, presenti diversi profili di criticità.
La rivalutazione delle rendite catastali applicata con lo stesso coefficiente a tutti gli immobili, ha provocato fenomeni di disparità che favoriscono i contribuenti più ricchi, “una revisione del catasto avrebbe effetti positivi sul piano distributivo” afferma Banca d’Italia.
Altra cosa utile sarebbe restituire ai comuni margini di manovra, ossia la facoltà di disciplinare le assimilabilità a prima casa e, in prospettiva, lo stesso disegno delle detrazioni, su cui sarebbe utile utilizzare l’Isee piuttosto che il parametro del numero dei figli e attribuire interamente loro anche il gettito IMU per le abitazioni non principali.
Un altro tema spinoso che dovrebbe toccare la riforma della fiscalità immobiliare riguarda le condizioni delle famiglie che vivono in affitto. E’ nostra convinzione che occorra differenziare le aliquote IMU in particolare a chi affitta a canone concordato.
E’ senz’altro positiva e necessaria una rivisitazione della disciplina dell’IMU, a partire da quella della prima casa, ma occorre tenere conto dei vincoli di finanza pubblica in cui ci troviamo ad operare.
Il Partito Democratico deve andare nella direzione di aiutare gli Italiani ad uscire dalla crisi che li attanaglia e a ritrovare fiducia nel futuro.
Cristina Bargero
La Deputata Cristina Bargero è nel comitato dei nove per il Decreto Legge 54/2013 ossia un comitato ristretto che segue la procedura in aula per il decreto.