di Danilo Arona
Più volte in questa rubrica mi sono occupato dei misteri dei gemelli. Per motivi facili da spiegare (perché esistono molti casi affascinanti ed enigmatici) e altri meno (chi scrive appartiene al segno dei Gemelli ed è intimamente convinto di essere un gemello “superstite” – vedi anche il titolo della rubrica -, pur essendo stato seccamente smentito da mia madre al suono della frase Uno come te basta e avanza!).
Scherzi a parte, è noto a chiunque che fra i gemelli esiste un legame sul serio poco spiegabile dalla scienza. Abbiamo letto più volte di eventi in cui uno dei due ha avuto un incidente grave a chilometri di distanza e l’altro ha sentito di colpo un fortissimo dolore in una certa parte del corpo, oppure di uno che viene colpito da un improvviso mal di denti mentre l’altro si trova in un’altra città sotto il trapano del dentista.
Tra gemelli esiste un legame che non si esita a definire “magico”. Peraltro di tratta di due vite concepite nello stesso istante, venute al mondo insieme e che condividono lo stesso DNA. A volte si tratta proprio dello stesso individuo – la stessa anima, la stessa mente – “diviso” in due persone.
Tra i gemelli omozigoti esiste una piccola percentuale che addirittura sembra possedere facoltà psichiche: da uno studio del 2000 condotto sul oltre 700 coppie di gemelli, è emerso che uno su 5 sia dotato di una sorta di telepatia.
L’episodio accaduto in Inghilterra nel maggio del 2008 alle gemelle Eriksson presumo sia meritevole di questa necessaria premessa.
Il 17 maggio del 2008 le gemelle, nate in Svezia nel 1967, hanno manifestato un impressionante caso di “follia gemellare”. Prima di quel giorno, pare, nessuna delle due aveva mai dato l’impressione di avere uno squilibrio psicologico. Ursula e Sabina, gemelle omozigote, balzano all’attenzione nazionale in Gran Bretagna dopo un episodio di impressionate “psicosi condivisa”, che provoca una serie di incidenti sull’autostrada M6 e la successiva morte di Glenn Hollinshead di Fenton. Il tutto immortalato da videocamere di sorveglianza e altri video della polizia.
Preambolo: pochi giorni prima Ursula si era spostata dagli Stati Uniti all’Irlanda per fare visita a Sabina. In quel momento secondo gli psicologi una delle due sorelle è colpita da una forma sconcertante di demenza e l’altra viene subito “infettata” per colpa della particolare simbiosi che caratterizza i gemelli. Le sorelle decidono di andare a Londra in autobus per una gita e trascorrere un po’ di tempo assieme. Sul pullman diretto alla capitale, dalle parti di Birmingham le due gemelle cominciano a comportarsi in maniera strana e a dare in escandescenze senza un apparente motivo, urlando e insultando gli altri passeggeri. L’autista, convinto che le due siano alterate dall’abuso di alcool o droga, dopo averle redarguite più volte, ferma l’autobus nel posteggio di un autogrill e le costringe a scendere.
Poco prima di ripartire, l’uomo contatta la vigilanza autostradale, informando il centralino dell’accaduto e della presenza delle due all’autogrill. Una pattuglia di polizia stradale, partita dalla centrale di Birmingham, arriva sul posto e avvista le sorelle che stanno camminando nello spazio divisorio in mezzo all’autostrada. A un certo punto le donne si buttano a tempo nel traffico con apparenti intenti suicidi. Ma, mentre Ursula schiva le macchine, Sabina viene colpita da una Seat Ibiza. Come se nulla fosse accaduto, la donna però si rialza e con la sorella si ributta tra le auto, causando una serie di collisioni a catena per fortuna non rovinose per i guidatori. Se volete vedere le sequenze, impressionanti a dir poco, di questi eventi e di quelli che ancora non ho narratto, potete visionarle su YouTube qui https://www.youtube.com/watch?v=cBDXRHUUgRw , ma ancora meglio per completezza digitate “Controllo Mentale Gemelle Eriksson” e sarete indirizzati su altri 4 video con sequenze allucinanti.
In ogni caso la polizia riusce a raggiungere le donne che però sembrano sul serio “possedute” e fuori controllo, tra l’altro dotate di una forza sorprendente per non dire di più. Riescono ancora a scappare e a buttarsi nel traffico ed entrambe sono investite dai veicoli che da Liverpool vanno a Londra: Ursula, in maglia verde, colpita pesantemente da un camion Mercedes-Benz Actros, mentre Sabina da lì a poco la segue, finendo sotto le ruote di una Volkswagen Polo e riportando miracolosamente solo un trauma cranico per il quale sviene per qualche minuto. Quando rinviene, come una belva feroce aggredisce i poliziotti e finalmente viene arrestata.
Anche Ursula, per quanto malconcia, riprende conoscenza e tenta la fuga nella carreggiata opposta. Una volta raggiunta, occorrono sei persone per bloccarla. Le due pestifere gemelle, una volta sedate, venono trasportate in ospedale. Le condizioni di Ursula sono abbastanza gravi mentre Sabina, investita almeno un paio di volte come testimoniano i video, è dimessa dopo poche ore e affidata alla polizia. Mutamento schizoide di comportamento: la ragazza con gli agenti appare affabile e scherzosa e non chiede affatto della sorella, né se è viva né se è morta. Dalle analisi effettuate sulle entrambe non si evidenzia nulla di anomalo: niente alcool, droghe o farmaci assunti.
Il caso però non termina qui. Quel che avviene in seguito è ben peggiore Dopo un giorno nelle prigioni di Sua Maestà la polizia rilascia Sabina, ritenuta – a torto – non pericolosa. La donna, una volta uscita dalla caserma, gira a vuoto per ore e incontra Glenn Hollinshead, che decide di darle un passaggio a Londra all’indomani. I due però scelgono di rintanarsi a casa di lui, in modo da dare la possibilità alla donna di recarsi in ospedale ad assistere la sorella. Passano la notte dormendo sotto lo stesso tetto, ma il giorno dopo Sabina, senza alcuna plausibile ragione, afferra un martello da una cassettiera e colpisce con almeno 20 colpi alla testa il povero Glenn che va a morire all’esterno tra le braccia di un vicino di casa. Sabina fugge con il martello tra le mani di nuovo in direzione dell’autostrada. Durante la fuga, si prende a martellate da sola colpendosi sulla testa, poi martella anche un ragazzo, per fortuna senza gravi conseguenze, che tenta inutilmente di fermarla. Tallonata di nuovo dalla polizia, Sabina si fionda ancora in autostrada perdendo vistosamente sangue dal cranio. Raggiunge a piedi un ponte alto circa 30 mt e di fronte a decine di automobili si getta di sotto. Ma non muore nemmeno stavolta. Sembra proprio che nemmeno la morte voglia avere a che fare con un soggetto pessimo come lei. La polizia rinviene il suo corpo in un dirupo: Sabina ha il cranio fratturato così come tutti e quattro gli arti, ma incredibilmente è viva. Mesi dopo, una volta guarita, viene processata e condannata soltanto a 5 anni di reclusione, essendosi dichiarata colpevole di omicidio colposo, abile mossa difensiva per farla condannare con responsabilità diminuita. Ciliegina sulla torta di una vicenda assurda anche sotto il profilo giuridico, Sabina viene rilasciata sulla parola nel 2011 e raggiunge Ursula in Svezia.
Se per caso avete intenzione di andare lassù per turismo, fuggite a gambe levate se vedete due gemelle bionde all’orizzonte! In ogni caso una storia con troppe sacche senza spiegazione, che, data l’alta quantità di filmati che la testimoniano, ha trovato spazio in diversi siti che trattano argomenti di confine come “controllo mentale”, “possessioni diaboliche” e altre amenità, si fa per dire, ai confini della realtà. Peraltro, tra le frasi ingiuriose delle due lanciate contro la polizia che tentava di bloccarle in autostrada, si sono udite e sono state registrate chicche come Voi non siete reali! Non depredate i miei organi!, oltre a diversi “Vaffanculo”. In ogni caso il sistema giuridico inglese non è mai stato tanto sconcertante.