Decreto Coronavirus: ecco tutte le norme da rispettare per chi vive in provincia di Alessandria

Riunione domenica mattina nella sala del consiglio provinciale, a cui hanno partecipato Prefetto vicario, Questore, vertici della Sanità e della Protezione Civile, Presidente della Provincia, sindaci e amministratori locali.

Al centro dell’incontro l’analisi del Decreto Governativo approvato nella notte tra sabato e domenica, e la messa a punto dei chiarimenti sui diversi punti.

In sintesi, “vanno in generale evitati gli spostamenti delle persone in entrata e in uscita dalle zone di particolare attenzione indicate nel medesimo articolo, nonché all’interno dei medesimi territori (per ciò che ci riguarda maggiormente, oltre alla provincia di Alessandria, le province piemontesi di Asti, Novara, Verbano-Cuslo-Ossola, Vercelli e la Regione Lombardia)“.

Gli spostamenti devono essere motivati da una serie precisa di ragioni:

1) comprovate esigenze lavorative: sì è condiviso che rientra in questo ambito il trasporto delle merci, al fine di consentire alle aziende di proseguire l’attività. Per quanto attiene agli spostamenti dei lavoratori, si è sottolineata la necessità, allo scopo di agevolare i controlli, che i datori di lavoro forniscano ai dipendenti una attestazione o un documento (tessera o simili) che comprovi il rapporto di lavoro. Per quanto attiene i liberi professionisti o gli artigiani dovranno avere con sé idonea documentazione.

2) effettiva necessità; ad esempio per gli abitanti di centri ove non vi sono negozi, la necessità di recarsi nel centro più vicino per gli acquisti necessari per la vita quotidiana.

3) motivi di salute: cure ospedaliere, ambulatoriali, approvvigionamento di farmaci e simili. l servizi di trasporto pubblico non subiranno limitazioni.

Il decreto prevede inoltre il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena, ovvero quelle persone risultate positive al virus.

E’ stato ribadito che, come previsto dal Dpcm, le attività di ristorazione e bar sono consentite solo dalle ore 6.00 alle 18.00 con l’obbligo “a carico del gestore di predisporre le condiiionì per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonate di almeno un metro“.

Sono state definite le opportune intese con le Forze di Polizia per i controlli connessi alla rigorosa attuazione del Dpcm, con un monitoraggio costante da parte della Prefettura.

Lunedì 9 marzo si terrà una nuova riunione di coordinamento.