Alessandria, miracolo al Moccagatta: ma servono rinforzi

Cavalchini (Verdi): "Rifiuti, migranti, energia e green economy. Ecco i nostri obiettivi" CorriereAldi Pier Luigi Cavalchini
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Una partita già non facile di per sè, con un avversario di tutto rispetto specie in attacco, diventa un incubo quando non si hanno pedine importanti a disposizione. Ed oggi la mancanza di Cosenza e Gazzi “dietro” si è fatta sentire. Eccome.

Le statistiche sono inclementi. Possesso di palla superiore al 60 per cento a vantaggio della Carrarese, tiri in porta e appena fuori con un netto score di dieci a sei sempre per gli Apuani, l impressione che anche il centrocampo sia dei “giallo-azzurri” con i Grigi alessandrini a fare le belle statuine.

Ma il gioco del calcio non è una scienza esatta e non prevede la vittoria ai punti. Stavolta la dea bendata è stata benevola verso gli orsacchiotti  ed ha permesso di pareggiare un match a metà del secondo tempo, pesantemente compromesso. E il “pesantemente” è dovuto alla funzione salvifica avuta dal portierone nostrano che ha evitato, in almeno due occasioni, reti sicure,

Per la verità qualche occasione I Grigi l’ hanno avuta anche nel primo tempo, sempre in azioni di ripartenza veloce, al limite del contropiede.

Diverse le occasioni per I Toscani, sempre bene neutralizzate (una soprattutto al 40′) da Valentini e una sola (importante) per l’Alessandria, con Chiarello che si fa parare il tiro gol dal portiere Forte. İn una azione simile a inizio ripresa, però, il nostro Arrighini non sbaglia e segna l”insperato vantaggio. Il tempo di piazzare la palla al centro e subito Valente ci dà la pariglia, dopo un’incursione a fondo campo dello sgusciante Calderini. Tutto da rifare, o meglio, vista la confusione regnante a centrocampo,,,come arrivare a fine partita con l’Uno a Uno.

I tentativi dei Grigi sono approssimativi e frutto di invenzioni personali, ottime le partite di Arrighini, Chiarello e Celia, sotto questo profilo…ma ci vuole ben altro. E alla prima disattenzione veniamo castifgati. Questa volta a perdere il pallone è un pur volenteroso e positivo Sartore che si vede portar via la palla da Infantino nella più classica delle azioni di contropiede.

Sembrava tutto deciso, con la Carrarese in cattedra, ben sicura del risultato…e invece succede qualcosa di inaspettato. Prima di tutto Valentini riesce a negare un gol fatto a Calderini, evidentemente non più lucidissimo, poi gli Apuani si lasciano andare alla più triste delle tattiche dilatorie… la rissa. Provano più volte a provocare i Grigi che, responsabilmente, questa volta non abboccano.

I fatti succedono a centrocampo, dove un giocatore toscano ingrandisce a dismisura un intervento non particolarmente pesante. Vola qualche schiaffo condito di insulti e minacce, così come il portiere Forte cercherà di fare con una spinta proditoria nei confronti di un ignaro Arrighini proprio dinnanzi alla porta toscana. L’appello alla calma e al raziocinio fatto mille volte da Scazzola stavolta funziona, e alla fine propizia il miracolo.

Da uno dei tanti palloni gettati un po’ alla disperata in avanti parte il lancio giusto e l’accoppiata Arrighini-Eusepi ancora una volta va a segno. Il resto è cornice. Anche se in questa cornice va annoverata la partecipazione del pubblico alessandrino, non molto numeroso ma – veramente – il dodicesimo uomo in campo, sempre pronto a sostenere e spingere i giocatori. Tutti però sanno che i miracoli capitano poche volte e che bisognerà – seriamente e a breve – correre ai ripari con recuperi e, soprattutto, nuovi innesti di qualità.. Vedremo.