di Ettore Grassano
Il 7 settembre 2020 sembra ancora lontano, ma è dietro l’angolo. Quel giorno il Designer Outlet McArthurGlen di Serravalle Scrivia (semplicemente l’Outlet, per tutti noi) compirà vent’anni, e certamente il ‘tempio’ del lusso del basso Piemonte non si farà cogliere impreparato: “Ci stiamo già lavorando, settembre e ottobre del prossimo anno saranno due mesi intensi e speciali: del resto il 2020 si presenta per noi come un anno all’insegna dell’innovazione, e degli investimenti: circa 40 milioni di euro, da spalmare in realtà anche in parte sul 2021”. Matteo Migani dell’Outlet di Serravalle Scrivia è il general manager, e in tandem con il center manager Stefano Vaccaro sta lavorando ad un nuovo percorso di crescita, “perché chi si ferma è perduto, e il nostro tratto distintivo, come McArthurGlen Group, è sempre stato quello di saper soddisfare, e talora anche anticipare e stimolare, le nuove esigenze del mercato”.
Entrambi quarantenni milanesi, con ampia esperienza nel mondo della distribuzione e dei brand del della moda e del lusso, i due manager ci raccontano, in questa chiacchierata, la poderosa ‘cavalcata’ dell’Outlet in questi ultimi anni, e gli ambiziosi traguardi all’orizzonte.
“Oltre 50 mila metri quadrati commerciali, con circa 240 negozi di alta gamma, oltre 2.000 addetti complessivi, circa 6 milioni e 700 mila visitatori all’anno, di cui oltre il 20% extraeuropei, con una capacità media di spesa decisamente superiore alla media”. E’ Stefano Vaccaro a sintetizzare, con numeri eloquenti, lo ‘stato dell’arte’ del polo del lusso di Serravalle Scrivia, per il quale il 2019 è stato anno di ulteriore crescita, all’insegna della diversificazione, e della novità. “Operiamo in un comparto, quello del lusso legato alla persona, estremamente dinamico, con brand storici, e altri che si impongono con forza sul mercato: per gli uni e gli altri essere presenti al Designer Outlet McArthurGlen di Serravalle è una priorità, e questo è certamente un termometro del nostro posizionamento a livello nazionale”.
Sempre più saldo, e capace di sviluppare sinergie e progetti, è il rapporto con il territorio del basso Piemonte. Tocca a Matteo Migani spiegarlo: “Siamo certamente uno shopping center di livello internazionale, ma il nostro core business è stata dall’inizio, e rimane, la comunità di persone che vive a 40-50 chilometri da Serravalle, muovendo un ideale ‘compasso’ sulla cartina geografica: certo, essere ad uno snodo autostradale importante del nord ovest fa sì che anche Milano, Genova e Torino siano ad una distanza assolutamente ragionevole, e lo dimostra l’affluenza da quelle città e province, soprattutto nei week end. Ma fondamentale per noi è il territorio, il rapporto con chi abita nel basso Piemonte e nell’alessandrino, e ‘vive’ il nostro centro in maniera costante, sia per gli acquisti, che per l’intrattenimento in forma più ampia”.
Non solo: l’Outlet si sta mostrando, sempre più, uno straordinario ‘vòlano’ per l’economia del territorio, e progetti come Think Serravalle, basati su una forte sinergia fra soggetti diversi, che hanno come comune denominatore l’attenzione verso il ‘cliente-re’ certamente lo dimostrano, e non sarebbero realizzabili senza il ‘lievito’ rappresentato dalla ‘città del lusso’ targata McArthurGlen.
Sul tema il center manager dell’Outlet, Stefano Vaccaro, fa un’osservazione interessante: “Questa parte di Piemonte non ha, per bellezza e offerta di prodotti e servizi di qualità, nulla da invidiare ad altre zone, che però negli ultimi decenni hanno senz’altro saputo ‘vendere’, a livello nazionale e internazionale, un’immagine più attrattiva. Chiamiamolo self marketing, per intenderci. Probabilmente la crescita e la forte affermazione della nostra struttura da qualche anno ha consentito di accendere maggiormente i riflettori su questo splendido territorio, e di questo siamo davvero orgogliosi”. Ora naturalmente sta a chi opera da queste parti, sul fronte dell’accoglienza diffusa o dei prodotti tipici (enogastronomici in primo luogo) saper sfruttare appieno l’occasione, e la ‘marea’ di visitatori, italiani e stranieri.
A proposito di clientela estera, è Matteo Migani ad aiutarci a fare un po’ di chiarezza: “I visitatori extra europei sono circa il 20% del totale, ma la loro capacità di spesa ‘pesa’ decisamente di più. Qui arrivano davvero, nel corso dell’anno, persone da circa 200 paesi del mondo, ma certamente Russia, Cina, Emirati Arabi, Corea del Sud e Sud Est Asiatico fanno la parte del leone. Il che implica, da parte del nostro personale sia diretto che indiretto, un’elevata capacità di relazionarsi: non solo a livello linguistico, ma anche di conoscenza e rispetto di una serie di tradizioni culturali diverse dalle nostre. Ecco perché la formazione, costante e aggiornata, è un asset essenziale per lavorare qui da noi, e ce ne facciamo carico molto volentieri: rappresenta un investimento, e un reale valore aggiunto”.
Ma quali sono i progetti per lo shopping centre più grande d’Europa? I due manager Migani e Vaccari rispondono all’unisono: “Abbiamo un piano di ulteriore crescita, i lavori sono in corso, e già dalla prossima primavera i visitatori potranno apprezzare novità importanti, mentre un secondo ‘round’ di innovazione ce lo riserviamo per i mesi di settembre e ottobre, quando festeggeremo in grande stile il ventesimo compleanno del centro”. Focus, soprattutto, sulle famiglie, e su tutto ciò che ruota attorno alle loro esigenze: “L’Outlet di Serravalle è sì il tempio degli acquisti e del lusso, ma anche sempre più un luogo dove trascorrere nella massima piacevolezza un’intera giornata. In particolare pensiamo ai bambini e ai ragazzi: nascerà di 2 mila metri quadri a loro dedicata, per la metà ‘bagnata’: ossia un water park con giochi acquatici, scivoli e molto altro. Ci sarà anche la possibilità di affidare i più piccoli alla custodia di nostri operatori specializzati, animatori professionisti, mentre si fa shopping. Insomma tutta la famiglia qui da noi trova, e ancor più troverà, tutto ciò che desidera in termini di relax, divertimento, prodotti di qualità”.
A proposito di qualità, e di diversificazione dell’offerta, crescerà ulteriormente la proposta food, “con soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze: dal rapido spuntino al pranzo di eccellenza, e dalla cucina di territorio, o comunque italiana, fino ad una vasta proposta internazionale”.
Intanto lo shopping natalizio sta andando ‘a gonfie vele’: gli ampi parcheggi del Designer Outlet McArthurGlen di Serravalle sono già pieni alle 12 di un giorno feriale (quando abbiamo realizzato l’intervista, ndr), e nei week end si toccano numeri ‘da capogiro’, sia per numero di visitatori che per fatturato. Il traguardo dei 7 milioni di visitatori è ad passo: l’obiettivo è raggiungerlo nel 2020, in occasione dei festeggiamenti per il ventennale.