Si conclude la seconda edizione del progetto di psicoterapia, con interventi assistiti con gli animali (I.A.A.) dell’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato.
L’attività è stata coordinata dalla psicologa Alice Monti, responsabile della Struttura di Psicologia Ospedaliera, e gestita dalle psicologhe specialisti dottoressa Sabina Sereno e dottoressa Chiara Roccati. I collaboratori non umani, coadiuvati da educatori cinofili, sono stati Tintoretto, un esemplare di labrador retriever chocolate, e Cedric, un esemplare di shetland sheepdog.
Cosa sono gli I.A.A.
La pratica dell’utilizzo di animali anche in ambito psicoterapico viene definito come IAA, Interventi Assistiti con Animali e viene formalizzato in Italia con l’accordo del 25 marzo 2015 Governo, Regioni, e le Province di Trento e Bolzano col documento “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)”. Gli interventi IAA si inseriscono in una presa in carico di utenti del servizio di psicologia e tentano di rafforzare e rendere più stabile un percorso psicoterapeutico in grado di favorire un funzionamento individuale migliore sui diversi fronti del vivere quotidiano individuale e sociale.
Gli studi di settore hanno evidenziato una benefica influenza, legata alla sola presenza di un animale, sui sintomi del distress; l’animale sembrerebbe indurre una normalizzazione del ritmo cardiaco, della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria, della tensione muscolare e anche del livello plasmatico del colesterolo. L’effetto benefico esercitato dall’interazione uomo-animale sull’umore e sulla salute fisica delle persone è riconosciuto fin dall’antichità: il valore terapeutico è basato sulla costruzione di un intesa emotiva ed affettiva che sa attivare canali di comunicazione non ordinari e produce miglioramenti sul piano fisico, comportamentale, cognitivo psicosociale, psicologico ed emotivo. Per questi motivi le attività assistite da animali sono impiegate nel processo di cura e riabilitazione di persone con disagio psicofisico, per integrare, rafforzare e coadiuvare i trattamenti tradizionali.
L’obiettivo di queste attività è quella di porre la persona/utente al centro, come vero titolare del progetto: ogni persona/utente è supportata da un équipe sanitaria che guida il suo percorso, stabilendo gli obiettivi da raggiungere e monitorando i miglioramenti.
Nella foto: da sinistra a destra, Dottor Giuseppe Parovina, Dirigente medico, il Dottor Pasquale Toscano, Direttore sanitario dell’Ospedale Santo Spirito, la dottoressa Alice Monti, Direttrice della Struttura di Psicologia Ospedaliera, la dottoressa Chiara Roccati, Cedric e Tintoretto. Autrice della foto la dottoressa Sabina Sereno.