Negli ultimi giorni ha destato un esagerato scalpore, suscitando anche infondate preoccupazioni, la notizia pubblicata su alcuni organi di stampa e circolata sul web, della volontà da parte della Giunta comunale di Tortona di riaprire al traffico veicolare una parte di piazza De Amicis ed il breve tratto di via Emilia fra via San Marziano e via Ammiraglio Mirabello.
Queste ipotesi che la Giunta ha esaminato nelle ultime settimane e su cui non ha ancora deliberato, meritano però alcune precisazioni: innanzitutto, per quanto riguarda piazzetta De Amicis, il progetto prevede la riapertura al traffico nel tratto fra via Perosi e via De Amicis, con una redistribuzione del traffico in direzione di piazza Erbe, senza comportare la rimozione dei due dehor presenti e senza nuovi stalli di sosta e parcheggio (come alcune “voci” poco informate hanno riportato nei giorni scorsi). Il provvedimento sarebbe poi limitato a sei mesi l’anno, dal 15 ottobre al 15 aprile e nei rimanenti sei mesi l’area diventerebbe pedonale, come peraltro era stato inizialmente previsto anche dalla precedente Amministrazione comunale. La possibilità di attuare questo provvedimento è stata condivisa già diverse settimane fa con i commercianti della zona che, dopo una complessa mediazione, avevano dato parere sostanzialmente favorevole. Proprio da una parte del commercio locale e soprattutto da diversi residenti in via Perosi e via Rovereto, che lamentavano l’aumento del volume di traffico, era stata inizialmente avanzata la richiesta di una rimodulazione del traffico nella piazzetta.
Per quanto riguarda invece il tratto di via Emilia Nord fra via San Marziano e via Amm. Mirabello, l’attuale chiusura al traffico è già un provvedimento sperimentale: anche in questo caso è stata ascoltata l’opinione di residenti e commercianti che hanno richiesto di sospendere la sperimentazione e riaprire il tratto ai veicoli, recuperando anche alcuni stalli per la sosta e consentendo un migliore accesso al parcheggio del Lavello.
Appare inoltre infondato il timore di un aumento dell’inquinamento atmosferico dal momento che il volume di traffico rimarrebbe, nei fatti, invariato
Si tratterebbe insomma di una normale rimodulazione della viabilità che non arrecherebbe alcun danno nè ai residenti, né tantomeno agli operatori del commercio che continuerebbero comunque ad usufruire degli spazi all’aperto.