A proposito dello scalo ferroviario di Alessandria

Segnaliamo volentieri, anche se sulla questione retroporto di Alessandria e 2 milioni di euro le cronache non lontane dicono cose un po’ diverse. Quel che conta oggi comunque non è ‘metterci il cappello sopra’, ma finalmente fare. Buon lavoro a tutti. E. G.

Buongiorno,

dopo aver letto l’articolo “‘Buffer’ e scalo ferroviario: la svolta della logistica alessandrina è davvero a portata di mano? Ance è convinta di sì. E anche Rfi” a firma di Enrico Sozzetti vorrei sottolineare quanto segue:

“Ricordo a tutti che i 2 milioni di euro stanziati nella legge n.145/2018 negli articoli 1025 e 1026 per il parco smistamento di Alessandria, furono opera del Ministro Toninelli a seguito di consultazione con i portavoce del M5S regionali, locali e nazionali sul potenziale che l’area di proprieta’ di RFI e Mercitalia aveva come retroporto di Genova.

Mi auguro che i 2 milioni di euro non vengano sperperati in inutili progetti, ma possano essere considerati come base di partenza per eventuali soggetti seriamente interessati ad investire e valorizzare questa area, per rendere Alessandria di nuovo strategica nel traffico ferroviario.

Non ci dovrebbero essere problemi se davvero l’AD di RFI Gentile ha dichiarato da Cernobbio: «A Genova faremo binari lunghi 750 metri a Pra’ e nel retroporto di Campasso, ma non sarà possibile farlo in altri terminal del porto. Quindi vogliamo usare Alessandria come retroporto cui inviare treni navetta dalle banchine, caricando i container sui convogli mano a mano che sono sbarcati dalle navi, portarli ad Alessandria dove saranno composti treni per le varie destinazioni italiane ed europee»”.

Susy Matrisciano
Portavoce M5S al Senato della Repubblica