Grigi, anatomia di una sconfitta. E adesso?

Grigi: dal libro Cuore alla tragedia del Poseidon CorriereAldi Jimmy Barco
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Dopo una serie di pareggi e pareggini i ragazzi di Scazzola contro l’Albinoleffe domenica scorsa in quel di Gorgonzola hanno perso la faccia e la testa negli ultimi venti minuti di una partita che è stata, come si diceva una volta, un classico dell’Audacia.

E questa mazzata, aiutata da errori individuali improponibili visti gli autori, ha letteralmente fatto saltare sicurezze, autostima e posto interrogativi anche rispetto al calcio fin qui predicato dal Mister. Stai vincendo comodamente la contesa in casa altrui, gli avversari non riescono neppure ad impensierire e tu gli regali tre contropiede a palla libera? Pazzesco. Almeno detta così.

In realtà l’organizzazione difensiva studiata da Scazzola prevede che, con l’ultima linea schierata a trenta metri dal portiere, i mediani non possono permettere di consentire che scappi una palla verso i nostri centrali difensivi i quali, per ragioni di stazza e destrezza, saranno inevitabilmente destinati a fare figure barbine in campo aperto.

Purtroppo la nostra linea mediana, Sulijc a parte, non è granché, anzi, quella schierata a Gorgonzola, davvero scarsa di qualità e fisicità. Ma se la lettura tecnico tattica dei problemi è abbastanza facile, diventa più difficile capire quale sia il dopo di questa sanguinosa battuta d’arresto.

Perché adesso siamo dentro la crisi e, storicamente nella gestione Di Masi, ogni volta che si entra in difficoltà si prende sempre la strada sbagliata per uscirne. E dato che la crisi di una squadra prima o poi in una stagione sportiva arriva sempre la differenza fra un collettivo ben gestito e uno mal gestito la fa proprio la capacità dell’ambiente, dei dirigenti e dei professionisti impegnati nella gestione del gruppo di lavoro di uscire presto e bene dalle secche.

A parole tutti dicono che la ricetta giusta è quella di restare uniti e lavorare di più. In realtà anche il ragazzotto del bar che porta in sede i caffè al mattino ha in tasca la soluzione giusta ognuno di noi (e ahimè di loro….) pensa di avere la “mangiata” giusta aggiungendo così incompetenza alla confusione del momento. Quando è stato ingaggiato Artico-Wolf ho scritto a chiare lettere  e sperato che fosse lui l’uomo giusto per gestire certe situazioni spinose, visto che prima di lui nessuno ci era mai riuscito in modo positivo. Adesso vedremo se il DS sarà coerente e ce la farà, perché questo gruppo e il primo scorcio di stagione non meritano una fine ingloriosa.