Con l’avvio delle procedure amministrative di adozione del nuovo Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) è tornato di attualità il tema dei trasporti e delle soste ad Alesssandria. Si tratta di una questione nodale per i cittadini e per le imprese commerciali.
Ma il Pums è soprattutto un’occasione da cogliere per dare una risposta possibile (non tutti i desideri possono trovare accoglimento se confrontati con le norme della materia e con le risorse economiche disponibili) alle necessità, spesso opposte, dei pedoni, degli automobilisti, dei commercianti e, primo fra tutti, dell’ambiente.
Anche noi, come membri del Consiglio comunale, abbiamo seguito sui media locali gli esiti della conferenza stampa che gli assessori competenti hanno tenuto per presentare l’avvio del piano. Attendiamo di poterne avere contezza e di poterlo discutere magari contribuendo al suo eventuale miglioramento nelle sedi istituzionali.
Ma la presentazione del Pums è anche l’occasione per fare una riflessione sulla gestione dei parcheggi cittadini che, come sappiamo è affidata, con scadenza prossima nel 2020, ad Amag Mobilità.
Per trasparenza e per opportunità (tenuto conto delle necessità di riequilibrio del Bilancio comunale) è giusto, a mio parere, indirizzarsi decisamente verso un bando di gara per l’affidamento della gestione dei parcheggi. È utile ricordare che il trend dell’ultimo triennio 2016/2018, come scritto nel conto economico del Bilancio di Amag Mobilità, registra un versamento al Comune di circa 500.000 euro all’anno per il canone di occupazione spazi ed aree pubbliche (parcheggi), somma questa molto lontana dai 1.195.223 euro riportati nel conto economico 2013 dell’allora Atm.
Tenuto conto che gli stalli di sosta sono certamente aumentati è auspicabile, a mio parere, che si ritorni a tendere a quest’ultima cifra.
Il sentimento dei cittadini sulla questione parcheggi è molto spesso di critica: sono aumentati gli stalli di sosta (e quindi i pagamenti) ma non si sono visti interventi migliorativi e nemmeno conservativi ( solo per fare un esempio: il parcheggio di piazza Libertà non ha più personale per il pagamento diretto della sosta e addirittura le macchine per il pagamento automatico si sono ridotte da 4 a 3 e, in più, la pavimentazione non è nello stato migliore e neanche il tracciamento degli stalli a terra). In generale tutte le linee a terra della sosta blu a pagamento come, purtroppo, anche quelle delle soste per portatori di handicap, non vengono più rifatte da tempo e spesso bisogna veramente interpretare “le tracce”.
Pensiamo che nella definizione di un bando di gara rigoroso, fondato sul Regolamento comunale per la disciplina e l’applicazione del canone per l’occupazione degli spazi e delle aree pubbliche, si possano trovare le adeguate soluzioni alla gestione dell’esistente, recuperando anche un poco di risorse da destinare magari alla mobilità o/e ai servizi di tutela ambientale.
Maurizio Sciaudone
Presidente del gruppo consiliare di Forza Italia