Province diverse, regioni diverse, identico obiettivo: promuovere il turismo in un bacino geografico che conta quasi 7 milioni di abitanti. È questa, in sintesi, la direzione del Protocollo operativo d’intesa del Progetto VIAE siglato martedì da Sistema Monferrato, ATL Alexala Alessandria & Monferrato, GAL Risorsa Lomellina ed Ecomuseo del Paesaggio Lomellino presso la Tenuta San Giovanni di Olevano (PV).
L’accordo concerne diversi aspetti legati allo sviluppo turistico in un contesto territoriale di valenza strategica, vale a dire la Lomellina e il Monferrato, all’interno dello storico “triangolo industriale” Milano-Torino-Genova. Si punterà a unire le capacità attrattive dei due territori, peraltro complementari fra loro, valorizzandone la straordinaria ricchezza culturale ed enogastronomica.
Fra gli ambiti di intervento al centro del Protocollo operativo figurano il “Riso e le Terre d’acqua” (vale a dire le possibilità esperienziali legate alle colture tipiche e alle caratteristiche naturali di entrambe le aree geografiche), percorsi cicloturistici ed escursionistici tra i due territori, esperienze trasversali legate a cibo e arte, eventi e kermesse, formazione degli operatori. In altri termini, Lomellina e Monferrato uniranno le forze per strutturare una proposta organica, capace di coinvolgere a 360 gradi tutti gli aspetti turisticamente spendibili già presenti, ma soprattutto di formulare di nuovi.
Il presidente di GAL Risorsa Lomellina, Stefano Leva, evidenzia come l’accordo rafforzi «il lavoro iniziato quasi dieci anni fa, con l’aggregazione delle strutture ricettive sotto il marchio ombrello Lomellina Terra del Cuore. In Lomellina ci sono eccellenze puntuali, come i castelli, il paesaggio in primavera, i percorsi, i prodotti tipici, ma è soprattutto come insieme che genera quella sensazione di sorpresa che è alla base della sua attrattiva. A un’ora di auto dai principali centri metropolitani, e in stretta connessione con territori complementari per offerta, possiamo far entrare le nostre strutture in pacchetti turistici articolati, in modo da aumentare presenze, tempo di permanenza e interesse per le produzioni agroalimentari».
«Questa iniziativa – commenta Francesco Berzero, presidente dell’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino – ci è sembrata da subito molto convincente perché ha in sé parecchi elementi di concretezza, oltre ad aprire orizzonti interessanti per il nostro territorio. Pensiamo, insomma, che possa dare un contributo significativo a quel processo di promozione delle peculiarità locali che come Ecomuseo stiamo perseguendo da tempo, così da assicurare alla Lomellina una vetrina adeguata alle sue potenzialità».
Così il presidente di Alexala, Pierluigi Prati: «Siamo convinti che lavorare su piani di marketing interterritoriali, creando prodotti di area su contenuti comuni, sia una delle nuove e moderne strade per la gestione e lo sviluppo turistico della nostra provincia. Del resto, il territorio non cambia, è lì da sempre, ciò che cambia è il modo di viverlo, di proporlo, di valorizzarlo, di rivitalizzarlo, il più possibile su criteri di sostenibilità».
«Stiamo lavorando da alcuni mesi a questo progetto – interviene Andrea Cerrato, Presidente di Sistema Monferrato – che avrà tre asset principali: formazione, comunicazione e commercializzazione. Andremo a replicare un modello che sta avendo successo tra i nostri operatori e che permetterà di continuare un processo con un obiettivo preciso, dare un’identità precisa al Monferrato Autentico e allo stesso tempo farlo diventare un’area non solo più di passaggio, ma di sosta e di vacanza, per chi arriva da Milano o dalla Provenza/Costa Azzurra. Turismo esperienziale dunque, ma anche tanto outdoor ed eventi glamour che serviranno a posizionare l’area su un mercato ben preciso».