E’ stata presentata al Teatro Civico di Tortona la prossima stagione teatrale cittadina, ricca di proposte di richiamo, con spettacoli per tutti i gusti.
Ecco il dettaglio degli appuntamenti.
lun 30/9 e mar 1/10 ore 21 fuori abbonamento
IL GRIGIO – anteprima nazionale
di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Elio
rielaborazione drammaturgica e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
TEATRO NAZIONALE DI GENOVA
Il Grigio è la storia di un uomo che a un certo punto della sua vita sente il bisogno di allontanarsi da tutto e da tutti, afflitto da problemi personali. Si ritira così in campagna per stare tranquillo e concentrarsi meglio su di sé. L’ambita solitudine è però disturbata da un fantomatico topo: è “il grigio”, l’elemento scatenante degli incubi dell’uomo e del suo inesorabile e ironico flusso di coscienza. Falliti i tentativi di catturare il topo con i metodi tradizionali, comincia un lungo duello con l’invisibile nemico e in questa battaglia si trova riflettere su tutte le sue scelte affettive e morali. Il topo forse è un fantasma, forse solo una proiezione, ma lo aiuterà a compiere un percorso verso l’accettazione di ciò che è diverso da lui, diventerà un rito per riuscire ad accettare la propria parte nera.
Giorgio Gallione adatta il capolavoro di Giorgio Gaber e Sandro Luporini inserendo alcune celebri canzoni del Signor G. Una versione recital perfetta per il talento di Elio.
dom 20/10 ore 21 in abbonamento
LE SIGNORINE
di Gianni Clementi
con Isa Danieli e Giuliana De Sio
regia Pierpaolo Sepe
la voce del mago è di Sergio Rubini
scene costumi e luci Carmelo Chiara, Luigi Giammello e Aversano Biondi
NUOVO TEATRO
Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto ma dignitoso appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla monotona ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti.
Costrette a una faticosa convivenza, le due “signorine” ormai ben oltre l’età da matrimonio, non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. Le poche notizie che gli giungono dal mondo provengono dai pettegolezzi dei parenti o dai reality in televisione. L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi.
mer 6/11 ore 21 in abbonamento
LA SCUOLA DELLE MOGLI
di Molière
traduzione Cesare Garboli
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini
regia Arturo Cirilloscene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
MARCHE TEATRO / TEATRO DELL’ELFO / TEATRO STABILE DI NAPOLI
“M’immagino una scena che è una piazza, come in una città ideale, con la sua prospettiva, la sua geometria, dove al centro vi è una casa girevole, […]. L’azione avviene nello spazio tra questa casa ed un’altra, che non vediamo, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. Egli è uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un indefesso fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco. Al centro una giovane donna cavia di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell’ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale, vittima per non dire schiava, del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l’istinto, l’intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei “
Arturo Cirillo
gio 21/11 ore 21 in abbonamento
LA DONNA LEOPARDO
dal romanzo di Alberto Moravia
adattamento drammaturgico Michela Cescon e Lorenzo Pavolini
regia Michela Cescon
con (in o.a.) Valentina Banci, Olivia Magnani, Paolo Sassanelli, Daniele Natali
TEATRO DI DIONISO/TEATRO STABILE DEL VENETO
con il sostegno di Intesa Sanpaolo
in collaborazione con Fondo Alberto Moravia, Bompiani e Zachar Produzioni Srl
“È da alcuni anni che penso di portare in teatro un testo di Moravia, non uno dei suoi testi teatrali bensì un romanzo. Ho sempre pensato fossero perfetti per il palcoscenico, e che ci fosse al loro interno quasi una matrice teatrale. Non ho avuto la fortuna di conoscere Alberto Moravia ma, da lettrice, potrei dire che tra i suoi scritti si intuisce un’attenzione quasi registica ad uno spazio scenico, alla luce, ai luoghi come dei dipinti, ai personaggi dai dialoghi perfetti, con una scrittura adatta ad essere portata ad alta voce.[…]Dalle atmosfere borghesi, in una Roma conosciuta e notturna, dove le relazioni sono più nascoste e trattenute, all’Africa, che come dice Moravia è “il più nobile monumento che la natura abbia mai eretto a se stessa”, tutto diventa vero, senza struttura, esplode, l’uomo tende a dominare, la donna a sottrarsi, il possesso definitivo è impossibile e l’amore, come la vita, è uno stato d’allarme continuo.”
Michela Cescon
sab 30/11 ore 21 in abbonamento
MADRE COURAGE E I SUOI FIGLI
di Bertolt Brecht
traduzione di Roberto Menin
con Maria Paiato
e con Mauro Marino, Giovanni Ludeno, Andrea Paolotti, Roberto Pappalardo, Anna Rita Vitolo, Tito Vittori, Mario Autore, Ludovica D’Auria, Francesco Del Gaudio
drammaturgia musicale e regia Paolo Coletta
musica Paul Dessau
scene Luigi Ferrigno
costumi Teresa Acone
SOCIETÀ PER ATTORI E TEATRO METASTASIO DI PRATO
in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia
“Opera di contraddizioni e antinomie, a partire dalla principale, secondo cui Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro. In che modo è responsabile di ciò? Anna Fierling si chiama Courage: ma è davvero una donna coraggiosa o, piuttosto, una codarda? Le risposte possibili in questo testo riguardano chi ha e chi non ha, chi prende le decisioni e chi deve eseguirle.”
Paolo Coletta
In un tempo distopico, dove l’essere umano è capace di abituarsi addirittura alla sua stessa fine, Madre Courage è sopravvissuta fra i sopravvissuti. Recuperando ed elaborando i materiali riguardanti la composita partitura di Madre Courage e i suoi figli a partire dall’edizione del 1941, Paolo Coletta dirige Maria Paiato in una nuova versione del capolavoro brechtiano dalle forti componenti musicali, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia così tanto al nostro presente.
mar 10/12 ore 21 in abbonamento
IL BERRETTO A SONAGLI
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Valter Malosti
con Roberta Caronia, Valter Malosti, Paola Pace, Vito Di Bella, Paolo Giangrasso, Maria Lombardo, Roberta Crivelli
luci Francesco Dell’Elba
scene Carmelo Giammello
costumi Alessio Rosati
TPE – TEATRO PIEMONTE EUROPA
Il carattere di Ciampa è pazzesco, questa è la sua nota fondamentale. Gesti, andatura modi di parlare, pazzeschi. Cosicché dovrà nascere il sospetto e la paura che a un dato momento egli possa uccidere”.
Luigi Pirandello, lettera a Martoglio, 8 febbraio 1917
Con il berretto a sonagli Valter Malosti affronta per la prima volta Pirandello, confrontandosi con uno dei testi più popolari del grande drammaturgo siciliano. Il regista recupera tutti i tagli originali della versione in dialetto e si pone l’obiettivo di strapparlo allo stereotipo e restituire la forza eversiva originaria di quei corpi in rivolta, posti al centro di una scena che è anche labirinto e trappola. Lo spettacolo si inserisce nel solco delle rivisitazioni “d’autore” di Malosti, come era accaduto con il felice lavoro tratto da La scuola delle mogli di Molière, per tre anni in tournée nei teatri italiani e con il recente Molière / Il Misantropo.
lun 23/12 ore 18 fuori abbonamento per famiglie
BUON NATALE, BABBO NATALE
testo Pino Costalunga, Nicoletta Vicentini
regia Raffaele Latagliata
con Pino Costalunga, Greta Magnani, Matteo Ferrari, Justine Caenazzo
assistente alla regia Gilda Li Rosi
musiche Laura Facci
pupazzi e attrezzatura scenica Nadia Simeonova e Michela Cannoletta
FONDAZIONE/AIDA/ALCE NERO/COMUNE DI VERONA
E se Babbo Natale non potesse più portare i doni ai bambini come fa da sempre puntualmente ogni anno? E se neppure la Befana fosse disponibile a sostituirlo? Il Natale rischierebbe di diventare un giorno come tanti altri, anzi, più triste e noioso. Nel suo primo volo di prova, Babbo Natale si è incastrato nel camino della casa di due bambini e non riesce più a venirne fuori. A dire il vero Babbo Natale non riesce più a venir fuori da tutta una serie di altri piccoli problemi. In questi ultimi tempi è molto ingrassato, mangia solo delle grosse caramelle colorate mandategli da un ammiratore sconosciuto e non ne vuole proprio sapere di mettersi a dieta. Ma la cosa peggiore è che gli è passata anche la voglia di volare con le sue renne e la sua slitta. Per fortuna Federico e Chiara alla fine troveranno il modo di aiutare Babbo Natale ad uscire dal camino, risolvendo anche una faccenda davvero complicata per lui e per tutti i bambini del mondo.
mer 15/1 ore 21 in abbonamento
LA CENA DEI CRETINI
di Francis Veber
con Max Pisu e Nino Formicola
regia Nino Formicola
DIMENSIONE EVENTI
Ogni mercoledì sera, un gruppo di amici della Parigi bene, stanchi e annoiati, organizzano la cosiddetta “Cena dei Cretini”, dove saranno presenti ignari personaggi creduti stupidi, per riderne e farsene beffa tutta la sera. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta.
Francois, il “cretino” di questa serata, invitato e scovato da Pierre, ribalta la situazione passando da vittima… a carnefice! riesce infatti a creare una serie di problemi a Pierre, arrivando persino a mettergli in crisi il matrimonio, in un crescendo di gags, malintesi e situazioni comiche paradossali ed esplosive.
Scritta dal francese Francis Veber negli anni Novanta, La cena dei cretini è una delle commedie più celebri al mondo, diventata un cult dopo essere approdata al grande schermo nel 1998 per la regia dello stesso Veber. Una trama semplice ma di grande impatto comico… come si addice alle migliori commedie!
mar 28/1 ore 21 in abbonamento
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
adattamento e drammaturgia Francesco Niccolini
regia Paolo Valerio, Francesco Niccolini
con Amanda Sandrelli
e con Alex Cendron, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
scene Antonio Panzuto
costumi Giuliana Colzi
luci Marco Messeri
musiche Antonio Di Pofi
ARCA AZZURRA PRODUZIONI /TEATRO STABILE DI VERONA
«Fra tutte le Commedie da me sinora composte – scrive Goldoni nell’avvertimento al lettore – starei per dire esser questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. Sembrerà ciò essere un paradosso a chi vorrà fermarsi a considerare il carattere della Locandiera, e dirà anzi non aver io dipinto altrove una donna più lusinghiera, più pericolosa di questa.» La scena, precisa Goldoni, è a Firenze e questo è un grande affresco di toscanità. Mirandolina è una donna feroce, abituata a comandare, “toscanamente” autoritaria e incline al tornaconto: lotta per portare avanti la locanda dopo la morte del padre, lotta per affermare la forza e la dignità di una donna in un mondo in cui le donne sono solo oggetto di piacere o di disprezzo. Il desiderio intimo di Mirandolina è sì piacere, ma anche perché, piacendo, la cassa si rimpingua: la sua civetteria non è frivolezza, è calcolo».
gio 6/2 ore 21 in abbonamento
ANTIGONE
di Sofocle
traduzione e adattamento Laura Sicignano e Alessandra Vannucci
regia Laura Sicignano
con Sebastiano Lo Monaco, Lucia Cammalleri, Egle Doria, Luca Iacono, Silvio Laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella, Barbara Moselli, Pietro Pace
scene e costumi Guido Fiorato
musiche originali eseguite dal vivo Edmondo Romano
luci Gaetano La Mela
TEATRO STABILE DI CATANIA
“La scelta di Antigone mi appare necessaria qui e ora: affrontare il mito in una terra – la Sicilia – che si è nutrita di grecità e che si dibatte quotidianamente tra potere e strapotere, ribellione e anarchia, eroi del bene e del male, fiera di un’identità, frutto di una stratificazione di popoli.”
Laura Sicignano
All’indomani di una guerra civile, Creonte re di Tebe deve riportare la pace tra le macerie attraverso un editto: il sovrano condanna a rimanere insepolto il cadavere di Polinice, uno dei fratelli contendenti. Creonte come nuovo regnante è consapevole che il suo dovere ora è sancire il confine tra vincitori e vinti, tra buoni e cattivi, scrivendo la Storia con la Ragion di Stato e sradicando ogni possibile focolaio di ribellione. Si oppone a queste leggi una giovane, Antigone, senza odio personale, in nome di una giustizia umana che precede e supera le leggi.
28/02 ore 21 in abbonamento
MISS MARPLE. Giochi di prestigio
di Agatha Christie
adattamento Edoardo Erba
con Maria Amelia Monti
e con Alberto Giusta, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri, Laura Serena
regia Pierpaolo Sepe
scena Luigi Ferrigno
costumi Alessandro Lai
luci Cesare Accetta
musiche Francesco Forni
GLI IPOCRITI MELINA BALSAMO
Miss Marple – la più famosa detective di Agatha Christie – sale per la prima volta su un palcoscenico in Italia, diretta da Pierpaolo Sepe e lo fa con la simpatia di Maria Amelia Monti e un gruppo affiatato di attori. Adattando il romanzo, Edoardo Erba riesce a creare una commedia contemporanea, senza intaccare l’inconfondibile spirito di Agatha Christie Suspance, humor e colpi di scena caratterizzano questo giallo ambientato in una villa vittoriana tetra e nebbiosa in cui Miss Marple, con la sua semplicità, svelerà l’inganno che si cela dietro a due omicidi all’apparenza perfetti.
Nell’attesa che la polizia arrivi, toccherà a Miss Marple capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto; le cose non sono come sembrano. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. come in un gioco di prestigio.
mer 11/3 ore 21 in abbonamento
MISURA PER MISURA
di William Shakespeare
traduzione Masolino d’Amico
con Massimo Venturiello
e con Simone Toni, Roberto Petruzzelli, Francesco Grossi, Alessandro Baldinotti, Marco Morellini, Simone Faloppa, Luca Pedron, Roberto Petruzzelli, Luca Pedron, Simone Faloppa, Camilla Diana, Federica Castellini, Federica Pizzutilo, Alessandro Baldinotti
scene e immagini Antonio Panzuto
regia Paolo Valerio
TEATRO STABILE DI VERONA / TEATRO DELLA TOSCANA/ESTATE TEATRALE VERONESE
“Una commedia cupa ed attuale, immersa nell’attrazione del male e nella fascinazione dell’ambiguo. In scena un mondo fuori di sesto, contagiato da un virus segreto che ammalia e ammorba la società e i rapporti. La carne è scoperta, i corpi nascosti ed esibiti con desiderio, come pazienti e modelle. In questo gioco macabro, ogni personaggio segue una sua storia, tra superficialità e ipocrisia. La macchinazione e il travestimento sono i semplici inganni del testo, per raccontare il Sacro e il Rozzo del teatro elisabettiano, che diventano quelli del mondo di oggi, continuamente confusi e sovrapposti. Ed in questo circolo vizioso, il tempo presente e il tempo passato, forse presenti nel tempo futuro, segnano un mondo immobile, destinato a perdersi o a salvarsi. “
Paolo Valerio
sab 28/3 ore 21 in abbonamento
GERSHWIN SUITE / SCHUBERT FRAMES
SCHUBERT FRAMES
coreografia Enrico Morelli
musica Franz Schubert
disegno luci Cristina Spelti
costumi Carlotta Montanari
interpreti MM Contemporary Dance Company
Alla musica straordinaria di Franz Schubert Enrico Morelli ha voluto affidare il suo nuovo lavoro: nessuno meglio del compositore viennese ha saputo interpretare i sentimenti contrastanti d’amore, la tensione, la malinconia, il rimpianto, ma anche la speranza.
A seguire
GERSHWIN SUITE
concept Michele Merola e Cristina Spelti
coreografia Michele Merola
musica George Gershwin, Stefano Corrias
adattamento musiche e recomposing Stefano Corrias
assistente alla coreografia Paolo Lauri
interpreti MM Contemporary Dance Company
Nelle note di George Gershwin (1898-1937), musicista tra i più rappresentativi del Novecento, si riflette lo spirito del tempo in cui sono create, con gli umori e le atmosfere degli Anni Ruggenti. Partendo dai migliori brani del compositore, e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di un altro grande artista americano del ‘900, Edward Hopper (1882-1967), Michele Merola ha realizzato Gershwin Suite, la cui colonna sonora antologizza le più accattivanti pagine dell’autore.