di Jimmy Barco
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Dal Mocca – Dopo due pareggi e prestazioni interessanti la truppa di Scazzola si trova di fronte oggi in casa la squadra più in forma della truppa: il Renate. Le Pantere hanno condotto in estate una campagna di rafforzamento importante, hanno confermato Diana in panchina il quale la stagione scorsa prima era subentrato e poi salvato la squadra con destrezza.
Il Renate è alla sua decima stagione consecutiva fra i professionisti e sin qui gli obbiettivi erano quelli di confermarsi in categoria. Oggi questo club ha voluto provare a tirar fuori la testa dal guscio e provare a gustare l’ebrezza di trovarsi al centro dell’attenzione nel girone.
La partenza dei nerazzurri è di quelle sprint: due vittorie in due partite e, soprattutto, sei gol fatti e zero subiti. Questo terzo turno di campionato è anche il primo a mercato chiuso, un mercato di cui parleremo diffusamente su queste colonne mercoledi prossimo nel consueto articolo di commento sui Grigi.
Le squadre. 3-5-2 per il Renate capolista di Diana con l’ex Ranieri in mezzo al campo e Galuppini, rivelazione in questo inizio di stagione, a fare l’incursore. Scazzola invece, oltre i tre difensori centrali tra i quali spicca l’esordiente Cosenza, opta per un centrocampo pari con Gazzi in campo, poi Chiarello e Arrighini ad appoggiare il rientrante Eusepi.
Grigi quindi non ancora in formazione tipo, ma presentano un undici iniziale vicino per nove undicesimi alla formazione ideale.
Primo tempo. Partiti. Al 1’ grande tocco di Arrighini in profondità per Eusepi che non è svelto abbastanza per verticalizzare subito e l’azione sfuma. Al 6’ buona iniziativa di Celia sulla fascia cross profondo in area quasi dal fondo e Arrighini è anticipato d’un soffio sul primo palo. Al 25’ Cabasci si rende protagonista di un grande numero al limite ma Prestia gli rovina i piani in extremis.
A metà primo tempo primo commento: partita di grande tecnica, fisicità ed intensità con entrambe i contendenti che pressano alti (più i Grigi delle Pantere) ed entrambi fanno la loro partita attraverso un calcio moderno, organizzato, con verticalizzazioni da riferimento.
L’Alessandria mi pare fin qui da preferire per una mobilità più vivace e regina delle seconde palle. Al 28’ Chiarello ha la palla giusta ma il suo tiro è sventato. Un minuto dopo la palla giusta per andare in vantaggio è di Cosenza ma il portiere ospite gli nega il gol del debutto.
Alla mezz’ora esatta Arrighini lavora sontuosamente una palla per Eusepi solo in area il quale si incarta e spara sul portiere avversario che si stava già facendo il segno della croce: peccato perché sarebbe stato il gol suggello della superiorità mandrogna emersa in questo prima fase dell’incontro.
Secondo tempo. Ecco di nuovo le squadre in campo. Prestia ammonito dopo un minuto per uno sgambetto. Al 50’ Celia si fa protagonista, grazie anche alla sponda intelligente di Eusepi, di una profonda incursione che lo porta a tu per tu con il portiere avversario ma il suo tiro è fuori di poco. Arrighini grande al 52’: Cambiaso si incunea in area sul settore destro e crossa un pallone felpato sulla testa della nostra punta che batte di testa con un colpo di gran classe e il povero guarda pali nerazzurro può soltanto andare a raccoglier la palla nel sacco. 1-0 per i Grigi, risultato assolutamente meritato, giocando contro una squadra che oggi, almeno fin qui, ha ben impressionato.
Al 55’ entra Casarini al suo esordio e prende il posto di Chiarello, con il nuovo entrato l’Alessandria si piazza a difendere con il 3-5-2. I Grigi adesso devono, rispetto al vantaggio acquisito e alla prestazione davvero positiva e volitiva della capolista ospite, cambiare registro, non farsi prendere da frenesie, continuare a cercare di fare la partita con grande attenzione agli equilibri per non dare il fianco a incursioni pericolose.
Intanto Cambiaso, poco prima del 70’, sfiora il gol con un tiro fuori di poco mentre Cabasci lo fa su punizione. All’80’ Renate vicinissimo al pareggio su mischia in area ma Valentini prima e Sciacca poi salvano in extremis. Entra Sartore e va a fare l’incursionista al posto di Eusepi mentre Cleur sale dalla panchina posto di Cambiaso.
Al 90’ l’Alessandria sbuffa, soffre ma fa quello che può e deve fare mentre gli avversari stanno dimostrando che la loro posizione in testa alla classifica non è casuale.
Triplice fischio e l’Alessandria vince per 1-0 grazie al gol di Arrighini al 50’.
Comunque abbiamo assistito ad una partita ai vertici della categoria per intensità, organizzazione, tecnica e ritmo. E vedere un incontro di calcio cosi è sempre un piacere per gli occhi e, se si vince, anche per il cuore.