Sciaudone al sindaco Cuttica di Revigliasco: “Sui beni culturali più condivisione con il Consiglio”

Maggiore condivisione con il Consiglio comunale «per evitare errori» e più chiarezza e trasparenza nella discussione che «deve giustamente precedere le decisioni», soprattutto quando si tratta di questioni fondamentali per lo sviluppo del capoluogo, a partire dai fondi che saranno a disposizione di Palazzo Rosso grazie al provvedimento ‘Salva Alessandria’.

La sollecitazione arriva da Maurizio Sciaudone, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia che guarda in modo particolare al turismo e ai beni culturali. «Considerando anche la situazione amministrativa delicata tra Piano di riequilibrio e Bilanci che devono fare i conti con le poche risorse disponibili, decisioni rispetto alle quali i consiglieri comunali di maggioranza hanno avuto una parte importante, vorrei suggerire una maggiore attenzione e condivisione da parte del sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, e della giunta, con l’assemblea consiliare rispetto ad alcuni aspetti che vengono sottovalutati, se non ignorati, da tanti esponenti politici. Il primo è quello relativo all’area all’ex ospedale militare che sta così a cuore al sindaco e che è senz’altro bisognosa di attenzione. Però vorrei fare notare che il problema non è solo quello del recupero, su cui non mi pare ci sia finora una grande chiarezza su risorse a disposizione e tempi ipotetici di lavoro, bensì e soprattutto è quello relativo alle future spese di gestione e manutenzione. Come si pensa di fare fronte ai necessari investimenti, una volta recuperato il complesso, senza aggiungere altri aggravi al già pesante carico che grava sui Bilanci? Come si pensa di gestire, realisticamente, il patrimonio culturale alessandrino»?

Maurizio Sciaudone ricorda che anche per il progetto relativo all’intervento sull’ex ospedale militare per metterli a disposizione dell’Università del Piemonte Orientale «non si hanno al momento notizie relative al progetto di finanziamento che avrebbe dovuto coinvolgere anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria».

Teatro Comunale di Alessandria: nostalgia o rottamazione? CorriereAl

Il presidente del gruppo di Forza Italia rilancia poi sul Teatro Comunale («Da riaprire per ridare la giusta dignità alla città»), sulla Cittadella («È possibile conoscere il reale stato dell’arte? Qualcosa si sta facendo oppure siamo sempre fermi, come potrebbe sembrare visto che non si riesce nemmeno a regolare l’accesso con la fortezza sempre invasa dalle macchine?») e sul complesso di Marengo («Leggo di iniziative, certo anche interessanti, ma vorrei capire se esiste una reale programmazione e pianificazione di eventi capaci di guardare al pubblico in particolare straniero») che sono «beni di valore internazionale, a differenza dell’ospedale militare, e che se portati a essere parte attiva e cuore pulsante di un sistema turistico ora inesistente, darebbero davverio impulso a tutta l’economia locale. E anche per questo, prima di investire milioni di euro in un progetto di secondaria importanza penserei a terminare l’urbanizzazione e messa in sicurezza delle aree cittadine dimenticate, nell’ottica non solo di dare dignità agli abitanti, ma anche di rendere Alessandria una città civile e accogliente».

Sciaudone parla chiaro al primo cittadino: «Meno progetti personali e più condivisione, pena disperdere energie e rimanere al palo come è successo a tutte le altre amministrazioni comunali che per inseguire progetti parziali e personalistici hanno sperperato un fiume di denaro pubblico senza nessun ritorno per la città».

Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia torna ancora sulla Cittadella che «soprattutto aspetta di essere messa in sicurezza, cominciando dalle aree che possono essere velocemente recuperate. Anche qui invece la mancanza di conoscenza della fortezza sta inducendo in errori importanti vedi la palazzina alla quale sono stati destinati i fondi. Per questo ribadisco: più condivisione nella gestione dei progetti»!

Maurizio Sciaudone conclude ribadendo che il suo è un ruolo di consigliere comunale «che durante i mandati non ha mai dovuto rendere conto a nessuno se non ai cittadini di Alessandria».