di Enrico Sozzetti
Quello che era diventato il simbolo del fallimento di un progetto pubblico di promozione e valorizzazione, è finalmente pronto per essere trasformato nel secondo, in ordine di tempo, polo del lusso di Valenza. Al termine di un percorso burocratico durante il quale non sono mancati ostacoli e tempi più lunghi del previsto, il gruppo Damiani ha annunciato ufficialmente l’acquisto dell’ex Palafiere di Valenza, già sede della mostra del gioiello e dell’Aov (associazione orafa valenzana). Damiani è diventato proprietario dell’immobile che sorge a poche decine di metri dal complesso di Bulgari (in fase di ulteriore espansione) che non sarà solo la sede del gruppo, ma anche di un museo d’impresa e di una scuola di formazione per orafi e incastonatori (un centro di formazione è già presente all’interno di Bulgari). L’investimento stimato si attesta sui dieci milioni di euro e il «polo d’avanguardia», come viene definito, dal primo semestre del 2022 «racconterà l’eccellenza del brand Damiani, la storia, la visione contemporanea e il ruolo di protagonista nel più importante distretto di alta gioielleria al mondo, quello di Valenza». Il progetto di riqualificazione, si legge su una nota, ha avuto «il supporto di Banca Intesa, della Bce, della Regione Piemonte e del Comune di Valenza».
Le intezioni del gruppo sono chiare. «Con questo progetto vogliamo rafforzare la nostra tradizione produttiva che è iniziata nel 1924 proprio a Valenza con il laboratorio orafo di nostro nonno» commenta Guido Damiani, presidente del gruppo. Il nuovo quartiere generale «attirerà a Valenza esperti di gioielleria, commercianti, stampa, appassionati di lusso e celebrities, dando a molti la possibilità di vedere come nascono i gioielli Damiani e vivere un’esperienza unica nel cuore pulsante della manifattura orafa Made in Italy».
E che il gioiello di Valenza, espressione della tradizione e dell’innovazione del lusso Made in Italy, stia vivendo una nuova fase di sviluppo e di innovazione lo conferma il recente riconoscimento ottenuto da Vendorafa cui è stato assegnato, durante il ‘Couture Award’ di Las Vegas, il primo premio dell’Editor’s Choice grazie all’Anaconda Mosaic Cuff. «Il Couture Award – ha dichiarato Augusto Ungarelli, amministratore unico, a “Preziosa Magazine” – è motivo di grande orgoglio ed è il risultato di un bel lavoro di squadra ottenuto grazie alla creatività e alle grandi capacità di manifattura delle donne e degli uomini della nostra azienda. A mia moglie Daniela, nostra direttrice creativa e di produzione, va un merito particolare perché ha ideato personalmente lo sviluppo del pezzo dal primo schizzo all’ultima rifinitura, combinando il design all’alta capacità manuale dei nostri artigiani, realizzando una sintesi del “bello e ben fatto in Italia”».