Mercoledì alle ore 18,00 al Bio Cafè di via dell’Erba 12 ad Alessandria si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Nulla è eterno” di Mario Marchesini, Progetto Arte Diffusa.
Fabrizio Priano, Presidente dell’Associazione Culturale Libera Mente – Laboratorio di idee, che organizza l’iniziativa, commenta: “Con la mostra dedicata al fotografo Mario Marchesini proseguono gli appuntamenti del Progetto Arte Diffusa, eventi dedicati all’arte presso alcuni locali della nostra città. Mario Marchesini, grande appassionato di fotografia fin dall’infanzia, regala testimonianze del proprio tempo attraverso immagini in cui si fondono passione e grande tecnica.”
Mario MarchesiniI nasce a L’Aia (Olanda) il 19.06.1955 da genitori bolognesi.
Nel 1975 si è trasferito a Bologna dove ha conseguito la laurea (medico chirurgo, dentista, ortodonzia). Lo stimolo ad usare la macchina fotografica gli viene dato anche dal fatto che i suoi compagni (in classe erano solo in due a recarsi all’estero per le ferie) al ritorno dalla vacanza estiva gli chiedevano che cosa avesse visto durante il viaggio in auto per l’Italia.
La sua prima macchina fotografica è stata una Diana (made in Cina) completamente, obiettivo compreso, di plastica. Più avanti, invece di acquistare il classico motorino, si compra una Asahi Pentax Spotmatic 1 tramite la quale riesce a fare foto di ottima qualità, che vengono anche pubblicate.
Purtroppo durante il rimpatrio nel 1975, tanti negativi /pubblicazioni vanno persi.
Si salvano, però, le foto incollate nei classici album.
Invece di trascorrere la maggior parte del tempo libero presso il solito Bar Sport, cinema, ecc. nel poco tempo a disposizione Mario frequenta la casa del rinomato fotoreporter Franco Zagari con il quale si reca ai vari eventi motoristici, tra i quali quelli tenuti a Imola, a Mugello e a Monza.
Tra le varie pubblicazioni sono da citare ad esempio la fotocopertina della autobiografia “Niki Lauda, i miei anni con Ferrari” e foto contenute nel libro “il Gran Premio d’Italia (1921-1989)”. Vincitore di vari premi internazionali.
Come dice lui stesso “a tutt’oggi lo stimolo di scattare foto è paragonabile a ciò che rappresenta la sigaretta per il fumatore “.