“Non sei un principe, una duchessa, un marchese, una contessa? Peccato…non hai il sangue blu. Fai comunque un gesto nobile, donalo. La nobiltà sta nei fatti, non nel colore del sangue”: questo, il messaggio, giocato tra l’ironia ed un pizzico di provocazione, della nuova campagna di sensibilizzazione voluta e promossa da AVIS Provinciale di Alessandria, in collaborazione con il CSVAA.
Prenderà ufficialmente il via venerdì 14 giugno, ossia nella “Giornata mondiale del dono del sangue”, proclamata dall’Organizzazione mondiale della Sanità, occasione colta da tutte le Sezioni AVIS per lanciare un nuovo e sempre “urgente” appello per sensibilizzare la comunità a donare il sangue, con regolarità e lungo il corso di tutto l’anno.
Da anni, ormai, la sede Provinciale di Alessandria è in prima linea per trovare le parole giuste, capaci di fare breccia nell’animo delle persone, cercando di far comprendere loro quale importanza abbia un semplice gesto di altruismo che richiede un onere davvero minimo: impegnando mezz’ora circa del proprio tempo, ciascuno di noi può donare sangue, plasma o piastrine (la scelta dipenderà da fattori di natura clinica soggettiva, oltre che di necessità contingenti interne al sistema sanitario) ed ogni donazione è potenzialmente in grado di salvare una vita e sicuramente allevierà le sofferenze di un ammalato.
Un gesto nobile, dunque, nobilissimo che tutti – dai 18 ai anni in su, con un peso corporeo superiore ai 50 Kg e in buona salute generale – sono nelle condizioni di poter fare, basta volerlo.
Attualmente, in provincia di Alessandria, sono oltre 10.000 le persone che donano in sangue regolarmente per far fronte alle necessità manifestate dal sistema sanitario pubblico che opera sul nostro territorio.
Le necessità di sangue aumentano costantemente e, di pari passo, sarebbe necessario poter aumentare la raccolta; purtroppo non è così facile ottenere tale risultato poiché esistono limiti – stabiliti per legge – sul numero delle donazioni che ciascun donatore può effettuare in un anno e sull’età massima oltre la quale ciò non è più consentito. Esistono seri e stringenti vincoli sanitari volti a prevenire ed impedire la diffusione di malattie trasmissibili con il sangue; esistono serie problematiche di carattere socio-economico che ostacolano il naturale ricambio generazionale all’interno dell’associazione, così che ogni anno è sempre più difficile assicurare la tenuta del sistema.
“Nell’ultimo decennio”, sottolinea Piero Merlo, presidente dell’associazione “abbiamo incrementato il numero dei donatori del 12% (passando dai 9.275 del 2008 agli attuali 10.379) ma il numero delle donazioni è calato del 6,5% circa (passando dalle 17.105 del 2008 alle attuali 15.965); nello stesso periodo, è aumentata di molto – quale indicatore del progressivo invecchiamento della popolazione – l’età media dei nostri iscritti.
Ciò che, oggi più di ieri, manca – e di cui abbiamo un bisogno assoluto – è l’apporto dei giovani; la loro presenza è elemento imprescindibile, sia per migliorare qualità e quantità della raccolta, sia per trasmettere loro le esperienze e le competenze necessarie a mantenere viva e vitale l’associazione negli anni a venire”.
Numerose sono le sezioni locali presenti ed operanti in provincia, come spiega Piero Merlo, “Avis Provinciale Alessandria è la casa comune di tutte le strutture associative attive nell’ambito del territorio provinciale. Raccoglie in sé 33 sedi di livello comunale, che operano entro l’ambito territoriale del proprio comune di appartenenza e – diverse – anche su quello dei comuni limitrofi su cui non sia già presente una sede associativa; gestisce inoltre una Unità di Raccolta associativa, ossia una struttura di carattere sanitario integrata nel sistema trasfusionale pubblico, in grado di operare a supporto dei centri trasfusionali di ASL e ASO potendo consentire raccolte di sangue nelle giornate di sabato e domenica, direttamente sul territorio”.
Un complesso organizzativo, dunque, decisamente complesso e articolato, la cui conduzione è una continua sfida, ma che – tuttavia – rappresenta una “ricchezza” assolutamente irrinunciabile, tanto per i territori nei quali opera, quanto per le comunità che ne sono partecipi e che ne beneficiano.
Occorre comunque fare di più. E’ necessario incrementare questi risultati e, soprattutto, è necessario trovare nuovi donatori.
Tenuto conto di tutto ciò, è obiettivo prioritario di Avis Provinciale Alessandria – oggi più che mai – è quello di attivare una capillare attività di sensibilizzazione alla donazione del sangue, capace di mobilitare le coscienze e le sensibilità individuali e di radicare, a livello sociale, una vera e propria cultura della solidarietà che vada oltre l’emergenza estiva.
Ed allora, dove donare?
Tutti i giorni della settimana presso i servizi trasfusionali delle strutture sanitarie pubbliche, ed in particolare nei centri trasfusionali degli ospedali di Alessandria, Casale Monferrato, Tortona e Acqui Terme [dal lunedì al venerdì – non festivi – dalle ore 8.00 alle 11.00].
La donazione è inoltre possibile – nelle giornate di sabato e di domenica, in tutti i mesi dell’anno – presso le sedi associative di: Alessandria, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Bassignana, Borgo San Martino, Casal Cermelli, Castellazzo Bormida, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Scrivia, Felizzano, Fubine, Gavi, Lu Monferrato, Masio, Montecastello, Murisegno, Pontecurone, Quattordio, Sale, San Salvatore, Ticineto, Valenza, Vallegiolitti, Valmadonna, Vignale e Voltaggio, in occasione dei pubblici prelievi effettuati dalla stessa AVIS PROVINCIALE.
Per conoscerne le date di svolgimento è sufficiente consultare il “calendario prelievi” pubblicato sul sito www.avisprovincialealessandria.it