Pd Alessandria: “Rilanciamo il Trasporto Pubblico”

AutobusIl Trasporto Pubblico fa parte di uno di quei servizi ” essenziali” che non solo le norme, ma
anche per il buon senso e la consapevolezza di cosa serve veramente per rendere vivibile
la città rendono indispensabile.

Ad Alessandria da anni non è stato così, le politiche della mobilità sono state completamente dimenticate o utilizzate in maniera di comodo o completamente errate: basterebbe citare le assurde collocazioni delle zone 30 (corso Acqui con le strettoie e i dossi) o ztl in zone dimenticate della città e messe li solo a far percentuale.
Un centro storico invaso dal mezzo privato con un sistema di parcheggi dove solo ora si sta cominciando a rimettere ordine togliendo privilegi che costavano a tutta la collettività e riducevano gli spazi utili.
Quando parliamo di trasporto pubblico dobbiamo poi ricordare che nel territorio del comune di Alessandria sono ben 5 le stazioni ferroviarie atte al servizio viaggiatori. Una sinergia tra le varie tipologie di trasporto non solo non è stata attuata ma neanche pensata.
Per tutti questi motivi e non solo in Alessandria è proprio il caso di parlare di “disincentivo al trasporto pubblico”

Salvare l’Atm
L’azienda del trasporto Alessandrino, l’Atm, si trova a dover affrontare una forte crisi per le
scelte e gli squilibri della propria gestione; assunzioni nei posti sbagliati, disequilibri nella gestione del personale, mezzi carenti oltre alla scarsa attenzione allo sviluppo del
trasporto pubblico, questo é quanto successo in questi anni e una pesante situazione mezzi, con gli ultimi arrivi riguardano autobus usati e poco recenti; solo il 25 % di mezzi euro 3 o 4, nessun euro 5 e la maggior parte dei mezzi antiquati risalenti al secolo anzi millennio scorso. Questo comporta un aumento e una difficoltà nella manutenzione, e un vero proprio disagio degli autisti e dei viaggiatori che spesso viaggiano con mezzi assolutamente inadeguati.
Economicamente l’ATM ha contribuito non poco ai conti disastrati del comune, in diversi
anni il risultato d esercizio era in forte segno negativo, e i contratti di servizio messi in
opera con agevolazioni di tutti i tipi (nella sosta ad esempio i permessi erano distribuiti in
gran quantità) contribuivano a supportare bilanci non ottimali a danno dell’amministrazione e dei cittadini.
Occorre intervenire in fretta per “salvare l’Atm e il compito del nuovo cda non è certo facile, complice Il dissesto, che purtroppo ci siamo trovati a gestire, con le drastiche riduzioni dei trasferimenti (- 3,5 milioni per Atm) in molti settori, pena il rischio di fallimento di tutto il sistema a partire dalle partecipate.

Come?
Rilanciando e incentivando per quanto possibile il servizio, portando risorse aggiuntive ad Atm come è stato fatto di recente nella razionalizzazione dei parcheggi, riducendo le spese degli straordinari, riconvertendo professionalmente il personale,utilizzando al meglio le potenzialità e le strutture della azienda e attivando tutti gli strumenti per i lavoratori a partire dai contratti di solidarietà nei settori non strategici. Le notizie di piani industriali che vanno in questa direzione, il buon confronto avviato in commissione territorio e con la giunta sono incoraggianti e sembra essere alla portata di un accordo con le parti sociali che permetta di salvare l’Azienda di trasporto pubblico alessandrina; difesa e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, attraverso tutti gli strumento ordinari e straordinari, riduzione dei costi e restituzione di servizi efficienti per i cittadini di Alessandria, che stanno pagando salassi notevoli.

Ripensare la città e i suoi collegamenti
E’ del tutto evidente che debba essere messa in opera un piano complessivo della mobilità
in Alessandria che permetta di rendere vivibile il centro storico e un migliore collegamento
con i paesi e le periferie.
I punti e i temi sui quali intervenire sono parecchi: graduale riduzione dell accesso dei
mezzi privati al centro storico con interventi condivisi che permettano un miglioramento
delle condizioni ambientali e una fruibilità maggiore della zona – un utilizzo maggiore dei
parcheggi adiacenti al centro (p.za Garibaldi e Via Parma) e interventi al riguardo in zona
stazione ferroviaria – rendere più accessibile il collegamento con il quartiere Cristo (il più
popolato della città) affrontando il non facile e storico problema del superamento delle
infrastrutture ferroviarie – un sistema di collegamenti con Spinetta e tutti i paesi del
Comune attraverso un migliore utilizzo dei vari tipi di trasporto pubblico – intervenire sulle
piste ciclabili, insufficienti e a volte inutilizzabili a causa di sbagliate realizzazioni.

Le difficoltà e le ulteriori tegole
Non ci nascondiamo che in una situazione pesante come la nostra se non dovessero esserci interventi normativi ed economici complessivi riguardante la situazione del dissesto i pur lodevoli sforzi per Atm rischiano di non essere sufficienti, come pure la conferma delle riduzione dei trasferimenti per il trasporto pubblico da parte della regione Piemonte rischiamo di mettere in crisi profonda il settore del trasporto pubblico alessandrino.

PD Alessandria
(Coloris Daniele, Massaro Roberto, Erik Barone, coord. cittadino e commissioni Territorio e Speciale)