Vi siete mai chiesti come può essere la sensazione che provereste a svolgere anche semplici commissioni come entrare nei negozi o ritirare da un bancomat senza l’ausilio di uno o più arti oppure senza anche solo uno dei cinque sensi? L’abbiamo provato sulla nostra pelle insieme ai nuovi Disability Manager formati dal corso apposito dell’Università del Piemonte Orientale, diretto dalla Prof.ssa Roberta Lombardi.
Sabato 18 maggio si è infatti concluso a Palazzo Borsalino il corso di perfezionamento per Disability Manager che ha avuto come protagonisti uomini e donne provenienti da tutta Italia. Al termine dell’esame finale e della consegna dei diplomi abbiamo proposto alla classe di provare a mettersi nei panni di chi tutti i giorni deve combattere le difficoltà portate dalla disabilità.
Grazie all’ausilio dei volontari Lorella Bocchio e Patrizia Astore di Oftal Aquero, Francesco Margaria di Anmil e Ornella Punzo dell’Unione Italiana Ciechi il nostro ufficio ha potuto realizzare dei percorsi brevi e intensi provando anche a fare semplici commissioni di tutti i giorni, con il fine di far sperimentare al gruppo le diverse disabilità e le difficoltà da esse derivanti.
Il gruppo numeroso e variegato ci ha permesso di suddividerci in sottogruppi e a turno di provare a testare la città con una ulteriore difficoltà, la pioggia, componente che non ha fermato la voglia di mettersi in gioco.
Oftal Aquero ha messo a disposizione le carrozzine e i volontari, capaci di tutorare la sicurezza dei partecipanti, in modo da permettere lo svolgimento della simulazione di vita in città con disabilità motoria, facendo provare anche la salita e la discesa dall’autobus accessibile tramite la pedana elettrica. I tester hanno dovuto provare l’attraversamento stradale, l’entrata e l’uscita da un negozio e, come prova finale, prelevare denaro dallo sportello automatico delle banche; il tutto cercando di evitare buchi, persone, avvallamenti e ostacoli vari i quali sarebbero passati inosservati senza la costrizione della carrozzina.
Francesco Margaria, nel mentre, ha sottoposto i partecipanti alla prova di vita quotidiana svolgendo ogni azione quotidiana con l’ausilio di un solo arto superiore. Prove come aprire una bottiglia d’acqua, utilizzare la zip di una felpa o un giubbotto, slacciare il polsino di una camicia o allacciarsi le scarpe che diventano un ostacolo da superare per la vita di tutti i giorni.
In contemporanea l’Associazione Italiana Ciechi ha fatto provare a tutti tramite mascherine e bastoni bianchi come possa diventare difficile l’orientamento spaziale e l’evitamento di ostacoli senza l’ausilio della vista facendo accompagnare spesso le persone bendate dalle persone non vedenti.
E’ stata un’ esperienza davvero entusiasmante per tutti noi: volontari e partecipanti. Non sono mancanti momenti di riflessione ed emozioni che hanno reso i gruppi collaborativi e affiatati oltre che ha permesso a noi ragazzi del Servizio Civile Universale tutto quello che ci hanno trasmesso in questi mesi.
Auguriamo BUON LAVORO ai nuovi disability manager!