80esimo Giro dell’Appennino. A 100 anni dalla nascita del Campionissimo. Con il supporto dell’Elah – Dufour che quest’anno di anni ne compie 110. E premiando Moreno Argentin che 30 anni fa vinse la 50esima edizione di questa corsa storica.
Quest’anno il Pontedecimo Ciclismo e il Giro dell’Appennino celebrano solo cifre tonde. E si godono il successo di una corsa, come i corridori che la disputano, che non molla mai.
Appuntamento domenica 28 aprile con ritrovo al Serravalle Designer Outlet. Poi partenza nelle terre di Fausto Coppi, con il via ufciale previsto nello stesso rettilineo dove terminerà la tappa Carpi-Novi Ligure del prossimo Giro d’Italia. 23 le squadre iscritte: 12 italiane, compresa la squadra della Nazionale Italiana, 11 quelle straniere.
Il Giro dell’Appennino per Fausto Coppi è stato “la prima e l’ultima” e prima gara nel 1938, poi vinse l’edizione del 1955, per distacco, grazie alla quale conquistò l’ultmo suo titolo tricolore.
“Quella mattina del 1938 – ricorda il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Ivano Carrozzino – dopo aver fatto la prima colazione con pane e mele seduto sui gradini di un negozio, Coppi si presentò al foglio firma, ma non avendo ancora compiuto 19 anni non avrebbe potuto partecipare alla corsa. Era arrivato a Pontedecimo in bicicletta da Castellania la mattina stessa e la sua enorme delusione, comprovata da qualche lacrima, commosse il patron Luigino Ghiglione che, con una deroga al limite della legalità, riuscì a farlo partire. Coppi arrivò 6° lasciando nella polvere alcuni illustri corridori di allora”.
Primo tratto della corsa quasi tuto in Piemonte. Lungo le strade tra Pozzolo Formigaro, Bosco Marengo, Spineta Marengo, San Giuliano, Tortona, Carbonara, Villaromagnano, Costa Vescovato. Poi il passaggio a Castellania dopo 45 Km. di corsa.
Qui c’è il Passo Coppi, primo Gran Premio della Montagna.
A seguire la corsa raggiungerà Carezzano Superiore, Villalvernia, Novi Ligure, Pasturana, Francavilla Bisio, Gavi Ligure, Carrosio, Voltaggio.
Poi dopo il Passo della Castagnola (mancheranno 106 chilometri), si entra in provincia di Genova e nel secondo tratto della corsa, quello decisivo, quello che mette dentro il Passo della Boccheta. Fino all’arrivo in via XX Setembre nel pieno centro di Genova dopo oltre 198 chilometri di corsa.
Cinque i Gran Premi della Montagna e il primo è Passo Coppi dopo 45 Km, l’ultimo il Passo dei Giovi dopo 164 chilometri di corsa. Il passo della Boccheta arriverà dopo
136 chilometri nelle gambe dei corridori.
Sei i Traguardi Volante l’ultimo in via 30 Giugno per ricordare chi non c’è più e le loro famiglie. In quella Valpolcevera che tanto ha dato a questa corsa.
La festa comincerà presto sotto lo striscione di via XX Settembre. Prima dell’arrivo della gara ci sarà infatti la pedalata di bambini e ragazzi sul rettilineo.
A Moreno Argentin andrà l’Appennino d’Oro. Ricordando la vittoria di trent’anni fa al 50° Giro dell’Appennino, prova unica per il Campionato Italiano Professionisti, che gli permise di indossare la maglia tricolore di Campione Nazionale per la seconda volta in carriera. Specialista delle classiche, vince per quattro volte la Liegi-Bastogne-Liegi, per tre volte la Freccia Vallone, il Giro di Lombardia, il Giro delle Fiandre (indossando la maglia tricolore conquistata a Pontedecimo).
Senza dimentcare i corridori che hanno fatto grande questa corsa. Senza dimentcare le persone che hanno fatto indimenticabili tanti moment. Come Tarcisio Persegona, patron della Tre Colli, più di
uno sponsor per la corsa, recentemente scomparso. A lui sarà dedicata la classifca finale del Gran Premio della Montagna.