E’ SOS per le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, riso e pomodoro nei terreni aridi per la mancanza dell’acqua necessaria alle coltivazioni per crescere, soprattutto al nord dove le precipitazioni invernali sono dimezzate (-50%) rispetto alla media. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Alessandria con l’arrivo della primavera che sancisce l’inizio delle attività agricole nelle campagne.
“Una situazione resa difficile quest’anno dal caldo e dalla siccità che – sottolinea Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria – hanno lasciato senza neve le montagne ed a secco invasi, fiumi e laghi ma sono compromesse anche le riserve nel terreno, nel momento in cui l’acqua è essenziale per le coltivazioni. Se da un lato infatti il bel tempo ha permesso agli agricoltori di fare le lavorazioni per preparare il terreno alla semina in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che può avvenire solo se in presenza di buona umidità del terreno”.
“In molti casi dove si è appena seminato– aggiunge Roberto Rampazzo, Direttore Coldiretti Alessandria – è stato necessario intervenire con le irrigazioni di soccorso ma in difficoltà sono anche le colture autunnali come il frumento, l’orzo, l’erba medica e le altre foraggere che soffrono la prolungata siccità. Allo stato attuale nella provincia di Alessandria la situazione è grave come quella del 2017, uno degli anni peggiori del secolo con una siccità che ha tagliato i raccolti delle principali produzioni, dagli ortaggi alla frutta fino al mais e vigneti”.
La pioggia è dunque attesa come manna, non piove in modo significativo ormai da mesi ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento con gravi rischi per l’erosione del suolo.
“L’Italia è costretta ad affrontare una grave emergenza perché è mancata la programmazione in un Paese che è ricco della risorsa acqua ma che per le carenze infrastrutturali ne trattiene solo l’11%.– conclude il Presidente Bianco – Di fronte alla tropicalizzazione del clima se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati”.