L’esposizione alla Fondazione Sassi di Matera per “Lumi di Chanukkah – Una collezione tra storia, arte e design” negli ambienti della Fondazione Sassi non è la prima trasferta delle lampade di Chanukkah della Fondazione Arte, Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale – ONLUS. Molte di loro sono già uscite dal Museo dei lumi creato per loro nel forno delle Azzime (praticamente sotto la Sinagoga di Casale) per diventare ambasciatrici della città. Del resto sono anche le rappresentanti di una raccolta unica al mondo che conta oggi oltre 250 chanukkiot (questo in ebraico il nome delle Lampade), tutte create e donate dai più grandi artisti italiani e europei i quali hanno reinterpretato questo particolare tipo di candelabro. Una channukkia può variare tantissimo nella forma colori e dimensioni, ma ha sempre 8 lumi più uno: lo shamash, che viene utilizzato per accendere tutti gli altri.
Molti pezzi sono stati già al centro di importanti eventi culturali europei in contesti di grande visibilità: nel 2010 in mostra al Musée d’Art et d’Histoire du Judaïsme, nel 2011 al museo Museu d’Història dels Jueus di Girona, nel 2012 al Jewish Historical Museum Amsterdam, e al museo della Ceramica di Mondovì. Nel 2015 il Castello di Casale Monferrato in occasione di Expo 2015 ha ospitato per la prima volta l’intera collezione che per esigenze di spazio viene solitamente esposta a rotazione alla comunità casalese. Le abbiamo viste anche al Palazzo Ducale di Mantova, alla Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Transnazionale Sacra delle Religioni e dell’Umanità di Palermo e perfino in uno straordinario allestimento nell’atrio della Triennale di Milano.
Roberto Gabei, Presidente della Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale – Onlus, spiega però l’eccezionalità di questa nuova trasferta. “E’ con grande piacere che accogliamo questa opportunità, propiziata dal Comune di Casale, di una nuova vetrina internazionale per la straordinaria collezione del Museo dei Lumi. Gli spazi della Comunità Ebraica che la ospita sono stati da sempre pensati come luogo di scambio e confronto di pensiero e tradizioni, fin da quando, esattamente 50 anni fa, fu deciso di restaurare e riaprire la Sinagoga, facendone un gioiello tra i più belli d’Europa. Operazione coronata poi dall’apertura del Museo Ebraico. Un anniversario che ci rende ancora più orgogliosi di mostrare i frutti di quell’impegno nella capitale Europea della Cultura 2019 e successivamente a Lecce. Due città, come la nostra, simbolo di un Paese in grado di valorizzare una serie infinita di eccellenze artistiche e persino di crearne di nuove, quando in questo tessuto si innesta l’autentica passione della propria cultura”.