“Le audizioni di Inps, Istat e Cnel sull’istituzione del salario minimo orario che si sono svolte questa mattina in Commissione Lavoro al Senato confermano, qualora ce ne fosse bisogno, la necessità di un intervento in tal senso, al centro di un disegno di legge del Movimento 5 Stelle a prima firma Nunzia Catalfo. Infatti l’Istituto nazionale di previdenza ha spiegato come oggi il 22% dei lavoratori dipendenti delle aziende private abbia una retribuzione oraria inferiore ai 9 euro lordi, la soglia minima stabilita dal nostro ddl. Un dato che si aggrava al Sud dove, sempre per l’Inps, quasi 1/3 dei lavoratori vive con una retribuzione oraria al di sotto di questa cifra. Per il M5s tutto ciò non è più accettabile”.
Lo afferma Susy Matrisciano, senatrice del Movimento 5 Stelle e relatrice del ddl per l’istituzione del salario minimo orario. “Il salario minimo orario – ricorda la parlamentare pentastellata – esiste gia’ in 22 Paesi Ue su 28, compresi Germania e Francia, ed e’ arrivato il tempo di introdurlo anche in Italia. Cosi’ facendo, ci ha spiegato l’Istat, 2,9 milioni di lavoratori avrebbero un incremento medio annuo di 1.073 euro. Questo vuol dire più potere d’acquisto per i cittadini, più consumi e piu’ profitti per le imprese, oltre ad una generalizzata riduzione delle disuguaglianze. Dopo anni di sterile immobilismo e’ arrivato il momento di agire”, conclude Matrisciano.