È accaduto di nuovo. “Come nel 2018 – commenta il Consigliere regionale del Piemonte, Walter Ottria – i criteri del bando “Contributi per l’anno 2019 per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio” hanno tagliato fuori completamente il Piemonte, concedendo i 300 milioni di euro previsti solo ai Comuni italiani meno virtuosi, quelli che hanno gestito male il proprio bilancio e sono in pesante passivo”.
La legge ha un problema noto, già segnalato da molte parti, anche dal consigliere Ottria, ma in oltre un anno nessuno vi ha posto rimedio: “così facendo – continua Ottria – si vanificano gli sforzi della Regione sul tema: abbiamo infatti appena stanziato nel bilancio regionale 80 milioni di Euro per consentire ai Sindaci di mettere in sicurezza il loro territorio ma se non remiamo tutti dalla stessa parte è tutto inutile.
Oltretutto – prosegue Ottria – è difficile spiegare ai nostri concittadini che se un Comune ha i conti a posto ha praticamente la certezza di essere penalizzato nello stanziamento dei contributi: è un non senso. Occorre invece valutare nel merito i progetti – conclude il consigliere alessandrino –, soppesando la reale utilità e gli impatti delle opere pubbliche sui territori sulle quali insistono; i criteri con i quali sono oggi finanziati questi progetti non servono a niente!”
Sulla vicenda interviene anche l’UNCEM (l’Unione Nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani) che ritiene questa situazione, per la seconda volta, molto grave: “Sono rimasti esclusi dalla graduatoria tutti i Comuni con un bilancio solido senza criticità e passivi. Lo scriveremo al Ministro dell’Interno. Vengono infatti premiati, come stabilito nella legge di bilancio 2018, i Comuni con maggior disavanzo, dove dunque le Amministrazioni hanno gestito nel peggior modo possibile la cosa pubblica. Dato che i Comuni piemontesi sono virtuosi, nessuno accede ai 300 milioni di euro di risorse”.