Pare che le adesioni alla No-Tax area di Molinari per le riaperture dei negozi in centro siano state pochissime, così come è stato negativo il saldo aperture/chiusure dei negozi di prossimità nel 2018.
E’ evidente che le misure dell’ex-assessore al commercio si siano dimostrate insufficienti ad invertire una tendenza dannosissima per il tessuto urbano e sociale della nostra città: la desertificazione del centro e delle vie commerciali a vantaggio di una crescita costante
dei nuovi contenitori della grande distribuzione in periferia.
Nel frattempo, nei paesi avanzati si chiudono i centri commerciali, cresce il commercio online ed il merchandising consiste sempre più in esposizioni di prodotti che il cliente comprerà online.
È triste constatare come la nostra città si muova sempre con 30 anni di ritardo: quando la popolazione è in calo noi costruiamo residenze, quando i centri commerciali periferici chiudono noi ne costruiamo dei nuovi. Quando tutte le città pedonalizzano i centri noi riapriamo alle
auto l’anello di Piazza Libertà e ci facciamo scrivere il piano del traffico dal gestore privato del trasporto pubblico a suo uso e consumo.
Ad Alessandria il piano regolatore è degli anni ’90 e prevede centri commerciali e residenze per 300 mila persone. Tutto ciò ignorando che siamo quasi negli anni ’20 di questo secolo, in un contesto stravolto da 30 anni di innovazione tecnologica, terremoti demografici e di mercato.
Nonostante ciò tutte le giunte impediscono una revisione strutturale del piano degli anni ’90. Il “Sistema Alessandria” è impermeabile ad ogni nostra richiesta e proposta.
La No-Tax area non ha funzionato perchè era una misura ad uso e consumo elettorale, scollegata dai problemi reali. Le aree destinate al piccolo commercio della nostra città andrebbero trattate dal Comune e dai cittadini come un giardino fiorito: per questo abbiamo presentato numerose proposte per sostenere il commercio di prossimità, come procedere verso una pedonalizzazione del centro supportata da
zone a disco orario e parcheggi di interscambio ed una rete di piste ciclabili sicura.
Abbiamo proposto anche navette da parcheggi di attestamento al centro, pagate anche con la tariffazione dei parcheggi di proprietà comunale in prossimita’ dei centri commerciali.
Inoltre abbiamo chiesto di migliorare il decoro delle aree commerciali urbane e compensare i disagi dovuti ai cantieri privati e pubblici, oltre alla promozione delle zone commerciali con maggiori manutenzioni ed eventi.
Abbiamo infine affermato la necessità di un abbassamento dei canoni su Affissioni e CONSAP per il piccolo commercio verso una progressiva riduzione delle imposte locali sulle piccole attività commerciali.
Senza contare le revisioni di piano regolatore e piano urbano della mobilità sostenibile che chiediamo da anni.
Che ne è stato di tutte queste proposte? Le nostre proposte per sostenere il commercio di prossimità come presidio di vita sociale ed economica nei quartieri. Tutte inascoltate, da parte di una Giunta che ha il dovere politico e morale di affrontare seriamente il problema,
prima che sia troppo tardi.
Gruppo consiliare M5S Alessandria