10 all’architetto Mulas, sempre al fianco degli alluvionati ‘rilocalizzati’. 2 al ‘porta a porta spinto’ di Casale Monferrato [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Chi è l’architetto Aurora Mulas? E’ una professionista alessandrina orgogliosamente di origine sarda, facente parte del Movimento Quarto Polo, che ha partecipato alle elezioni comunali di Alessandria 2018, eleggendo in consiglio la dottoressa Oria Trifoglio. L’architetto Mulas il 10 se lo merita tutto, per essersi messa a disposizione di un gruppo di cittadini sfortunati, disperati, inascoltati e per anni presi a “pesci in faccia” da ben tre amministrazioni comunali. Mi riferisco ai residenti di quella porzione di città finita in area golenale programmata, che da anni subiscono ripetuti danni da esondazione. Questo video spiega la situazione con una intervista al Comitato “Alluvionati Oltre il Fango” in attesa di essere ricevuti dall’Assessore comunale Avv. Paolo Borasio, con intervento di Giuseppe Monticone, dell’Arch. Aurora Mulas e del Consigliere comunale Dott.ssa Oria Trifoglio “Quarto Polo” a supporto della causa” (androne Palazzo Rosso 27.03.2018)

https://www.youtube.com/watch?v=C4DPThq7TiI

L’Arch. Mulas si è offerta di gestire le pratiche di questi residenti per potersi rilocalizzare. Che significa: spostarsi da quell’area per un luogo più sicuro, abbandonando gli immobili che saranno abbattuti. Questo è previsto da Leggi comunitarie, nazionali e regionali. La rilocalizzazione non è materia semplice, e l’architetto Mulas ha seguito (gratuitamente!) la vicenda con perizia, pazienza e tenacia, rifacendo per tre volte daccapo tali pratiche perché per qualche mistero arcano c’era sempre qualcosa da puntualizzare, e i nostri concittadini rischiavano di non poter accedere a tale possibilità. Nel curriculum di questa professionista una frase mi ha colpito che ne raffigura carattere e personalità: “Pronta ad affrontare qualsiasi sfida nella speranza di ottenere il risultato migliore, non mi rassegno mai e in ogni esperienza cerco sempre un insegnamento per la vita. Il mio motto è: rispetto, penso e decido”.
La vicenda sta camminando verso la parola FINE in positivo, e per Aurora Mulas si tratta di un risultato che è bel biglietto da visita, e medaglia al merito da appuntarsi al petto. Nei giorni scorsi buone notizie dalla Regione Piemonte: appena i residenti si vedranno versati sui conti correnti bancari il dovuto, scriverò qualcosa in merito ai quindici mesi trascorsi al fianco di Giuseppe Monticone in questa battaglia.
Voto: 10

2) Il metodo di raccolta rifiuti detto “porta a porta spinto” dovrebbe muoversi nel solco del Perissinotto (Amag Ambiente): “Presto al via ‘porta a porta’ in Fraschetta: obiettivo 70% di raccolta differenziata entro il 2020” 1rispetto delle tre “e”: efficacia, efficienza ed economicità. Gli stessi principi delle tre “e” che ci sono stati inculcati massicciamente ed ideologicamente nella nostra provincia e in molte città da una parte politica a partire dagli anni 2005/2006. Premetto che in ogni Legge UE e nazionale si parla di differenziare, ma non vi è una riga sul metodo per farlo. Quindi in Italia i metodi di gestione dei rifiuti urbani sono solo una scelta politica. Quello che sta accadendo a Casale Monferrato in questi giorni dimostra che la terza “e”, economicità, non viene considerata. Snzi chi è stato obbligato a rinunciare allo spazio privato utile per le varie necessità di un condominio, oggi oltre a pagare la fatturazione familiare, come condominio si ritrova a pagare una somma rilevante su una situazione imposta e non certo voluta. Se non è una presa in giro questa! Leggete Massimo De Bernardi dell’Associazione Nuove Frontiere: “Cosmo e le tariffe di raccolta rifiuti: perchè aumenti così rilevanti?”
Leggere l’articolo intero è molto “istruttivo”, estrapolo però un punto interessante: “l’operatore di Cosmo deve aprire il cancello automatico prelevando la chiave dall’apposita cassettina, scendere col mezzo nel cortile effettuare le operazioni di svuotamento uscire (ovviamente riposizionando la chiave del cancello nell’apposita cassettina) se fino a ieri questo servizio di entrata ed uscita dal cortile costava al nostro condominio 200 € all’anno da domani dovrebbe costare 425 € all’anno (+ 225 € corrispondenti ad un aumento del 112,5%!!!”.
E’ una pagella e mi devo fermare, ma ho seguito tutto l’iter del “porta a porta spinto” a Casale Monferrato, convegni su convegni da parte di molti cittadini preparati sull’argomento per far capire i costi, la sgradevole intrusione nelle proprietà private imposte con Ordinanze sindacali, e in molti casi il non rispetto delle regole dettate dalla Circolare regionale della presidente Bresso (n.3/AMB/SAN/25/07/2005). Ma avanti lo stesso a tutta dritta, per sentirci dire oggi che il “porta a porta spinto” costa: ma va? Era chiaro da subito. Ci sono testi che lo sanciscono da anni, uno di questi molto dettagliato e molto istruttivo edito nel 2010: “Rifiuti – una questione non risolta” di Gabriella Corona (ricercatrice ISSM del CNR- Napoli) e Daniele Fortini (Presidente Federambiente). Da pag. 113 a pag.139 conosco questo testo a memoria. Su questa vicenda si sono attivati gli amministratori condominiali: e la parte politica del Comune di Casale che dice?
Voto: 2

 

Emergenza ungulati: martedì mattina protesta silenziosdegli agricoltori in via Galimberti CorriereAl3) Cinghiali e ugulati: pagella allo scopo di informare. L’argomento è dibattuto da tempo “Fauna selvatica: la protesta degli agricoltori Cia lunedì in Regione”.
Gli agricoltori si stanno facendo le proprie ragioni come giusto che sia, ma esistono anche problemi per chi percorre le strade con ogni mezzo: è forte il rischio di trovarsi di fronte questi animali selvatici, subire un incidente, distruggere un mezzo, rimanere feriti peggio ancora perdere la vita. Giorni fa nella mezz’ora di “Filo Diretto – Telecity 7 Gold” una telespettatrice in diretta ha chiesto chi paga i danni a cose e/o persone causati da un cinghiale, e una seconda telespettatrice ha informato che si è trovata una famigliola di cinghiali vicino a Panorama. Ketty Porceddu in studio ha cercato di informarsi chiamando in diretta Comune e Provincia per dare una risposta alla telespettatrice, ma una risposta precisa non è arrivata. Come sempre gli argomenti, le denunce che escono da questa utile trasmissione sono per me curiosità da sviluppare, quindi torno alla domanda: “Chi è il responsabile dei danni causati da cinghiali, daini, caprioli o altri animali selvatici a cose e persone?”. Questo settore è proprietà del Demanio, quindi lo Stato e per esso le Regioni. E’ la Regione deputata a rispondere, ma è materia complessa con tanti punti a sfavore del danneggiato. Se un cittadino ha subìto un danno di questo tipo, per districarsi è utile l’appoggio di un legale, e faccio notare che è possibile che la vittima incolpevole debba risarcisce lo Stato/Regione per un animale abbattuto durante un incidente. Nella mia ricerca ho trovato dei dati: nel primo semestre 2017 in Italia si sono verificati 75 episodi rilevanti, per un totale di 10 vittime e 91 feriti gravi su strade normali e autostrade. Sono stati coinvolti autovetture, autocarri, pullman, motoveicoli e biciclette. A tenere la conta dei sinistri stradali con animali è l’Osservatorio Asaps (Associazione degli Amici della Polizia Stradale). Nel mio cercare ho trovato una nuovissima Legge regionale: Legge regionale n. 5 del 19 giugno 2018 (Vigente dal 18/12/2018) –Tutela della fauna e gestione faunistico – venatoria. 
Sono 31 articoli in merito, e in prevalenza per gli agricoltori, diversamente molto poco per il caso in essere e il poco lo cito all’articolo “30/comma g”, alla voce “Disposizioni finanziarie”, utile a fornire risposte a chi avrà la sfortuna di incappare in una situazione del genere.
Voto: 6