“Il Gruppo Amag riparte dal 2019. E’ il primo anno di una nuova era, che ci vedrà raccogliere le sfide del mercato, consolidando le nostre attività ‘storiche’, ma anche aprendoci a nuovi mercati. L’obiettivo è dimostrare che un’azienda, anzi un ‘gruppo’ di aziende, a partecipazione pubblica possono riuscire a coniugare qualità del servizio e attenzione alla clientela con la necessità di fare utili, per essere competitivi, e reinvestire in innovazione”.
Paolo Arrobbio è presidente del Gruppo Amag (Amag Spa, Alegas, Amag Reti Gas, Amag Reti Idriche, Amag Ambiente, Amag Mobilità, Ream, Telenergia) da alcuni mesi, che gli sono serviti per analizzare a fondo la situazione del Gruppo (80 milioni di fatturato complessivo, 350 dipendenti), valutando in piena sintonia con tutto il management in quali direzioni muoversi nell’immediato futuro, ma con una vision di medio lungo periodo. “Siamo una realtà sana, leader nel nostro territorio ‘storico’ di riferimento, e tutte le società del gruppo chiuderanno in utile i bilanci del 2018, disponibili a fine marzo. Ma questo non basta: negli ultimi mesi abbiamo studiato i nostri mercati di riferimento, e messo a punto una strategia pluriennale, fortemente condivisa con la proprietà, ossia con il Comune di Alessandria, nostro principale azionista, ma anche tutti gli altri 57 comuni del territorio che hanno quote di società del gruppo, e pieno diritto di incidere, di far sentire la loro voce. Sto incontrando tutti i sindaci, uno per uno: e non sono pure visite di cortesia, ma la volontà di fare squadra con il territorio, partendo dalle esigenze delle amministrazioni locali, e dei cittadini/clienti”.
Ma come riuscire, concretamente, a migliorare la qualità dei servizi di comparti strategici, essenziali e complessi come acqua, ambiente, gas, energia?
“Due sono le leve fondamentali che abbiamo individuato – spiega Arrobbio -: da un lato investimenti, che consentano di potenziare le strutture esistenti, e di affrontare e vincere le sfide che un mercato globale e competitivo sempre più ci porrà. Dall’altro lato la sensibilizzazione della popolazione, a partire naturalmente da campagne informative nelle scuole, ma non solo. L’acqua e il rispetto dell’ambiente (compresa la raccolta dei rifiuti) sono per noi, azienda del territorio, asset decisivi: la popolazione di tutto il nostro bacino di riferimento verrà sempre più coinvolta e informata, e troverà nei nostri addetti e nelle nostre sedi sul territorio, ma anche sui social come nuovo canale di relazione, una presenza costante, reale. Non call center che rispondono da qualche lontano paese, per intenderci, e neanche sanno dove si trovi Alessandria. Il Gruppo Amag è qui, a partire dalla sede centrale di via Damiano Chiesa che tutti conoscono, e dove ci sono persone competenti, capaci e disponibili pronte a farsi carico di qualsiasi problema dell’utenza”.
Investimenti: ma quali? Prima di tutto acqua e gas
“Non parliamo di innovazione a vanvera, sottolinea il Presidente del Gruppo Amag. Abbiamo nello scorso mese di dicembre 2018 richiesto alla Cassa Depositi Prestiti due mutui, uno di 20 milioni di euro per l’ammodernamento delle tubature della rete idrica, per essere ancora più performanti nell’erogazione di un servizio essenziale a tutta la popolazione. Più le infrastrutture invecchiano, più negli acquedotti aumenta la dispersione, per cui investire in questo comparto è fondamentale e l’altro di 15 milioni di euro per potenziare le reti del gas: compresa l’acquisizione di alcuni tratti di rete, se si presenterà l’occasione, per rendere ancora più capillare la nostra presenza”.
Sempre sul fronte gas, da diversi anni ormai si parla di gare europee per la gestione delle reti: il 2019 sarà la volta buona, e con quali conseguenze?
“Le date non dipendono da noi, ma che sia il 2020 o il 2021, saremo pronti. La nostra rete vale attualmente intorno ai 37 milioni di euro, al netto dei prossimi investimenti. Il nostro obiettivo sarà vincere, e consolidare la nostra presenza nel comparto. Va però tenuto presente che, se così non fosse, saremmo completamente indennizzati rispetto al valore della rete, ammodernamenti compresi. Il che significherebbe avere a disposizione una notevole liquidità da investire altrove”.
Le nuove sfide
Ecco allora il capitolo delle nuove sfide. “Già oggi – sottolinea Paolo Arrobbio – il nostro gruppo offre alla clientela il pacchetto ‘integrato’, gas + elettricità, peraltro accompagnato da incentivi in termini di scontistica, o di servizi aggiuntivi gratuiti come la formula OneCare, grazie alla quale è possibile risparmiare sulle spese di dentista, fisioterapia, visite specialistiche, esami clinici e accertamenti nelle migliori strutture italiane. Siamo però prossimi all’apertura di una nuova società del gruppo (il cui nome, per scaramanzia, è ancora top secret: ma il brand Amag ci sarà sicuramente) che avrà il compito di sviluppare tutta la filiera dell’illuminazione pubblica e del trasporto elettrico. Un comparto destinato a crescere esponenzialmente, e che sarà per noi un vero fiore all’occhiello”. Il tema è quello, di grande attualità, della ‘smart city’: lampioni di illuminazione ‘intelligenti’, che consentono al contempo l’installazione di videocamere con cui garantire la sicurezza sul territorio, garantendo vigilanza da remoto e controllo della velocità.
“Non solo – spiega ancora Arrobbio -, gli stessi lampioni, di nuova generazione, potranno essere utilizzati come centraline per la ricarica dei veicoli elettrici. Il mondo dell’autotrasporto è destinato a vivere rapidi cambiamenti, e noi cercheremo di intercettarne le potenzialità, cercando di creare una catena di ‘distributori di energia’ su tutto il territorio di nostra competenza, ovviamente partendo dal capoluogo”.
Altro filone di forte attenzione per il Gruppo Amag è quello dei biocarburanti: “nei mesi scorsi abbiamo organizzato sul tema un convegno alla Fondazione CrAl, che non aveva solo finalità culturali e divulgative, ma fortemente operative. Anche questo è un comparto in evoluzione, in cui ci interessa giocare un ruolo da protagonisti, ovviamente sviluppando le necessarie partnership sul territorio. Il mondo dell’autotrasporto si sta indirizzando con decisione verso mezzi alimentati a biogas, che risultano essere decisamente meno ‘impattanti’ sull’ambiente, in termini di inquinamento: e noi ci faremo trovare puntuali all’appuntamento.
Amag Ambiente: rifiuti ‘patata bollente’ ma anche opportunità
C’è poi tutta la partita della raccolta rifiuti, che ha visto negli ultimi anni il Gruppo Amag impegnato nella ‘messa a regime’ di Amag Ambiente, che ha raccolto la pesante eredità Amiu. “Non voglio sostituirmi al management dell’azienda – spiega il presidente Arrobbio -, per cui non mi addentro in questioni tecniche, legate anche a valutazioni in corso da parte della proprietà, sull’opportunità di indirizzarsi verso una tipologia o un’altra di raccolta rifiuti. Probabilmente la verità è che un format in assoluto migliore di tutti gli altri non esiste: si tratta di fare valutazioni che vanno rapportate al tipo di territorio, utenza, risorse e obiettivi. Assolutamente certa però è la nostra missione: fare in modo che Alessandria (il centro città ma anche i numerosi sobborghi) e tutti gli altri comuni che fanno parte del Consorzio possano essere luoghi puliti, ordinati, con rifiuti gestiti in maniera non invasiva. Molto è stato fatto negli ultimi 18 mesi, ma ancora non basta. E anche qui faremo investimenti significativi su un parco mezzi certamente migliorabile”.
Trasporti: uno scenario in forte evoluzione
Infine, il trasporto su gomma. “Che esista una crisi ‘di sistema’ mi pare evidente – sottolinea Arrobbio -, anche con qualche carenza da parte dell’ente Regione, e della sua Agenzia per la Mobilità. Per quanto ci riguarda, tuttavia, con la nostra partecipazione in Amag Trasporti, insieme ad un privato di assoluta esperienza come la Line di Pavia, intendiamo far crescere ed incentivare il trasporto locale su gomma, guardando con attenzione anche alle opportunità che si stanno creando sul mercato, a livello non solo cittadino, ma provinciale ed extra provinciale. Anche in questo caso, economie di scala e capacità di offrire un servizio di qualità, fortemente personalizzato sulle esigenze dell’utenza, risulteranno alla lunga le ‘chiavi’ decisive per il successo d’impresa”.