di Ettore Grassano
“La campagna elettorale è già cominciata, eccome. Basta vedere i provvedimenti della maggioranza di centro sinistra in Regione: ‘leggi quadro’ raffazzonate e approvate in tutta fretta, singoli consiglieri di maggioranza impegnatissimi a ‘promuovere’ provvedimenti estemporanei, più autopromozionali che altro: i cittadini piemontesi meriterebbero un po’ più di rispetto”. Luca Rossi, valenzano, una lunga esperienza in comune a Valenza e in Provincia ad Alessandria (del primo ente è tutt’ora consigliere di minoranza) siede fra i banchi di Palazzo Lascaris, nel Gruppo Consiliare di Forza Italia, dallo scorso aprile, e non ha dubbi: “sono arrivato a bordo dell’aereo in fase di quasi atterraggio, verso la pista delle elezioni appunto. E insieme agli altri colleghi di Forza Italia, ma anche delle altre forze di centro destra, siamo al lavoro, in maniera coordinata, per sottoporre al nostro prossimo candidato Governatore una mappa completa della situazione, e una serie di concrete priorità programmatiche”.
Già, ma chi sarà il mister (o madame) X destinato/a a guidare le forze del centro destra alle prossime elezioni regionali di fine maggio? La candidatura dell’europarlamentare uscente Alberto Cirio (Forza Italia) sarà ufficializzata a breve, o potrebbero esserci novità? Anche di questo parliamo in questa chiacchierata con Luca Rossi, peraltro molto focalizzata sulle priorità di casa nostra: “l’Alessandrino è un territorio dalle potenzialità enormi, assolutamente tenuto ai margini dalle politiche regionali del centro sinistra: a fine maggio il centro destra vincerà la partita, e la musica dovrà cambiare parecchio”.
Consigliere Rossi, come sono i ritmi del consiglio regionale?
Intensi, si lavora moltissimo in termini di messa a punto di proposte, e per quanto ci riguarda, come opposizione, anche di vigilanza, e di segnalazione di quel che non funziona. Soprattutto sui territori extra torinesi, progressivamente abbandonati in questi anni dalla giunta Chiamparino e dalla maggioranza di centro sinistra. La nostra provincia ne sa qualcosa, a partire dalla sanità.
E come pensate di invertire la tendenza, in caso di vostra affermazione alle urne?
Incidendo su pochi, essenziali punti programmatici: sanità, trasporti, sviluppo, se vogliamo citare soltanto tre pilastri imprescindibili. Lo so bene, le risorse sono scarse, per definizione. Ma dipende anche da come le utilizzi….
La sanità alessandrina è davvero così mal messa?
Regge, ma soltanto grazie alla professionalità e all’abnegazione di chi ci lavora, a partire dal personale medico e paramedico. Ma come si fa a disinvestire su un settore così strategico, e soprattutto ad abbandonare territori ampi al loro destino? Vivo a Valenza: avevamo un ospedale, lo hanno smantellato, e ora ci promettono una Casa della Salute che rischia di essere poco più di un poliambulatorio. I valenzani dovrebbero anche ringraziare? Mi sembra una politica quasi in stile sovietico d’antan: ti tolgo tutto, poi fingo di restituirti qualcosa, e vuoi pure essere ringraziato. E non è che Tortona, Acqui e Casale Monferrato siano messi meglio. Forse han ‘tenuto’ Novi Ligure e Ovada, e non si fatica a capire come mai. Ma noi cambieremo registro, e ragioneremo in termini di innovazione di sistema, ma anche di capillarità dei servizi sul territorio,
E i trasporti? Non è che siano messi tanto meglio, anche se forse li percepiamo come meno ‘emergenziali’ rispetto alla salute….
Il trasporto su rotaia va ‘contrattato’ da parte della Regione Piemonte con le diverse società che fanno capo a Trenitalia, ma bisogna aver ben chiaro in testa cosa si vuole. La giunta Chiamparino ha puntato tutto sull’asse Torino Milano, che è certamente importante. Ma la Torino Genova, che passa da Alessandria, non lo è da meno. Così come è necessario fare in modo che il nostro capoluogo sia adeguatamente collegato con Milano. Per quanto riguarda le tratte locali, occorre ragionare in termini di ‘connessione’ fra gomma e rotaria, strategia finora solo teorizzata, e mai attuata. L’Agenzia per la Mobilità andrà certamente riposizionata e rivista, poiché mi pare che il suo contributo sin qui sia stato decisamente lacunoso e deficitario.
Parliamo di sviluppo, consigliere Rossi? Passa necessariamente attraverso le grandi opere?
Terzo Valico e Tav sono tasselli fondamentali per chi vuole per il Piemonte un futuro da economia in crescita, e non da decrescita infelice. Forza Italia lo sostiene da sempre, e sono convinto che alla fine la ragionevolezza prevarrà, e questi progetti saranno completati. Peraltro proprio questo tema mostra quanta distanza ci sia tra Lega e Movimento 5 Stelle: sono convinto che, dopo le elezioni Europee, i nodi verranno al pettine, e anche a Roma la prospettiva sarà diversa..
Logistica come asset strategico vincente?
Se la sappiamo gestire con intelligenza e pragmatismo, considerando l’alessandrino come un’unica piattaforma integrata, non potrà che essere così. E il centro destra è l’unico che può riuscirci…
Il distretto orafo valenzano quali prospettive ha?
Sta cambiando pelle, ma se sapremo sostenerlo con scelte adeguate non potrà che tornare a crescere. La presenza di alcuni grandi marchi è più forte di un tempo, il che comporta un ridisegnarsi di tutto il tessuto. Ma è mercato che detta i cambiamenti: bisogna saperli interpretare al meglio. Bulgari alle porte di Valenza è una realtà, Damiani potrebbe esserlo a breve, se il percorso relativo all’area di Expo Piemonte proseguirà come previsto. E’ chiaro che due strutture simili, l’una vicina all’altra, sono un biglietto da visita importante. E speriamo anche un polmone occupazionale.
Torniamo agli scenari della politica regionale: qualcuno sostiene che l’alleanza fra Lega e Forza Italia, in Piemonte, potrebbe non essere così scontata….
(sorride, ndr) In queste settimane ne ho sentite tante, compresa quella che vorrebbe Forza Italia intenta a ‘flirtare’ con Chiamparino. Tutte balle, le assicuro: il centro destra sarà forte e unito, e governerà il Piemonte nei prossimi 5 anni. Credo che i tre partiti, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, abbiano forti assonanze su tutti i temi fondamentali. E ci sarà anche una quarta gamba, rappresentata dalla lista civica del consigliere Vignale….
Se è per questo, consigliere, ci sono anche voci di una lista Sì Tav promossa dalle Madamine, e da Mino Giachino….
Mah, starei attento alla moltiplicazione delle liste: alle comunali può funzionare, con la legge regionale può essere controproducente. In ogni caso, ad oggi non mi risulta ‘stravolto’ l’accordo con la Lega, per cui il candidato Governatore del Piemonte dovrebbe spettare a Forza Italia, e ad oggi il nome rimane quello di Alberto Cirio. Naturalmente sappiamo che sono settimane complicate, per cui rimaniamo in osservazione degli eventi.
A proposito di comunali invece: a fine maggio si vota anche in diversi centri zona dell’alessandrino: tutti ad oggi in mano al centro sinistra. Cambierà qualcosa?
Cambierà molto credo: Tortona, Casale Monferrato, Novi Ligure e Ovada hanno tutte quante voglia di cambiamento, e credo che cambiamento sarà. Se vinceremo a Novi, in particolare, sarà un traguardo storico: e le condizioni ci sono tutte.
Lei comunque sarà in pista per la Regione?
Assolutamente sì, e Forza Italia in provincia di Alessandria farà una lista forte, trainante: poi naturalmente vinca il migliore. O la migliore, naturalmente.
Provincia e piccoli comuni: due situazioni da quasi caos. Lei che farebbe?
Parto dalle aggregazioni dei piccoli comuni. In provincia di Alessandria finora ce ne sono state tre, non prive di tensioni. Forza Italia, non solo io, ritiene che la valutazione spetti ai singoli consigli comunali, e alla cittadinanza: però se si fa un referendum popolare, poi va rispettato. Sulle Province la questione va affrontata a Roma, naturalmente, e ci sono già nostre proposte in merito. La Del Rio ha lasciato gli enti Province in mezzo al guado, senza risorse e con i territori senza guida. L’alessandrino da questo punto di vista è emblematico. Ritengo che si debba tornare indietro: Province con elezioni dirette, decida l’elettorato chi deve gestire i territori. E soprattutto risorse adeguate per poter far fronte a mission fondamentali: dalla manutenzione delle strade agli edifici scolastici, alla tutela ambientale.