Nulla di fatto al Ministero del Lavoro a Roma sulla crisi dell’azienda dolciaria Pernigotti, e tutto rinviato al 5 febbraio. La riunione di martedì è cominciata con la considerazione, già espressa dal Ministro Di Maio durante la visita di sabato scorso allo stabilimento novese, di concedere più tempo all’advisor per valutare le manifestazioni d’interesse giunte fino a questo momento.
«La relazione presentata è molto parziale – spiega il Sindaco di Novi Rocchino Muliere – com’era prevedibile, visto il poco tempo a disposizione dell’advisor. Dopo una lunga discussione, quindi, il Ministero del Lavoro ha proposto di aggiornare la riunione al prossimo 5 febbraio per valutare eventuali aggiornamenti sulle offerte di acquisizione e, soprattutto, affrontare il tema della cassa integrazione. A questo proposito, l’Azienda rimane ferma nel richiedere la cassa integrazione per cessazione, nonostante la nostra proposta di procedere alla cassa integrazione per reindustrializzazione. Auspichiamo che la proprietà decida di cedere il marchio e lo stabilimento, secondo noi la soluzione ideale per salvaguardare gli attuali posti di lavoro ed evitare la terziarizzazione della produzione, proposta a nostro parere fallimentare e difficile da attuare. Per quanto mi riguarda – conclude il Sindaco – sono disponibile a fornire all’advisor ogni contributo utile a trovare una soluzione positiva».