Bagno di folla sabato a Novi Ligure per Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro,in visita ai lavoratori della Pernigotti, in presidio permanente presso lo stabilimento, in attesa di sapere che ne sarà di loro.
Di Maio è rimasto un paio d’ore in assemblea con i lavoratori, incontrando anche il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e le rappresentanze sindacali.
Battaglia per il made in Italy, dignità del lavoro, difesa dell’occupazione sul territorio sono stati i temi ‘declinati’ dal leader dei 5 Stelle, accompagnato nella sua visita anche dai vertici locali del Movimento, e dai candidati alle prossime elezioni regionali.
Ora, concretamente, si tratta di capire cosa succederà martedì, in occasione dell’incontro programmato al Ministero.
Se gli argomenti messi sul tavolo nella trattativa con la proprietà turca saranno esclusivamente quelli della ‘riconoscenza’, pare davvero difficile immagine una svolta positiva.
Da settimane peraltro c’è chi parla anche dell’interessamento di altri marchi industriali del settore verso la Pernigotti. Non è chiaro se ci siano trattative già avviate però, e neppure se per marchio e stabilimento novese ci sia in vista una possibile cessione.
Ad oggi, come ricordato dal sindaco Rocchino Muliere, la realtà è solo una richiesta, da parte della proprietà turca, di cassa integrazione per cessata attività: neppure per ristrutturazione aziendale, il che offirerebbe qualche tutela in più ai lavoratori, e qualche miglior spiraglio futuro.