Anche in questi ultimi giorni dell’anno, continuano ad arrivare alla Fondazione Uspidalet Onlus contributi a sostegno del progetto “Senti il mio cuoricino” per l’acquisto di un eco-cardiografo per il reparto di Pediatria e Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile di Alessandria, che ne è sprovvisto.
L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è stata quella della Pro Loco di Castelletto d’Orba che ha donato 5.000 euro, una cifra particolarmente ragguardevole per un comune di circa duemila anime che ha dimostrato di avere un cuore grande e che ha condiviso l’importanza dell’acquisto di questa attrezzatura d’avanguardia del valore di centomila euro.
La raccolta fondi è iniziata con l’allestimento di uno spettacolo di teatro solidale dal titolo “Mi ricordo una notte magica” che è stato organizzato il 1° dicembre scorso al palazzetto dello sport difronte ad un pubblico delle grandi occasioni che ha partecipato con grande sensibilità al finanziamento del progetto.
Altri fondi sono stati messi a disposizione dal consiglio della stessa Pro Loco, come ha precisato il presidente Lorenzo Repetto che ha sottolineato il grande spirito di solidarietà dimostrato dagli abitanti di Castelletto d’Orba che si sono stretti intorno alla loro concittadina, la dottoressa Francesca Cairello, dirigente dell’ambulatorio di chirurgia pediatrica dell’Infantile che è uno dei promotori del progetto.
Alla cerimonia di consegna dell’assegno erano presenti anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, Giacomo Centini e il direttore della Struttura Complessa di Pediatria, Enrico Felici, dirigenti e medici dell’ospedale infantile e naturalmente Francesca Cairello.
E’ stata la presidente della Fondazione Uspidalet, Alla Kouchnerova ad esprimere il più sincero ringraziamento ai dirigenti della Pro Loco di Castelletto d’Orba per la testimonianza di solidarietà e di generosità dimostrata nei confronti dei nostri piccoli pazienti che attualmente sono costretti a rivolgersi a strutture ospedaliere fuori provincia come il “Gaslini” di Genova o il “Regina Margherita” di Torino, con gravi disagi per loro e per le loro famiglie.