Sarà intitolato al beato don Carlo Gnocchi, domenica 16 dicembre alle ore 12,15, il piazzale-parcheggio antistante la Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, situato tra via Cardinal Massaia, via Flavio Valeriani e via Augusto Battaglieri.
La targa porterà la seguente iscrizione: “Piazzale don Carlo Gnocchi (1902 – 1956) Beato, Cappellano degli Alpini e benefattore dell’umanità”.
Carlo Gnocchi, nato in provincia di Milano, venne ordinato sacerdote nel 1925 e, fin dai primi anni, di sacerdozio si distinse per le sue capacità educative, sfociate anche nella produzione libraria. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940 divenne cappellano volontario, affrontando il conflitto con cuore di pace prima in Albania, poi in Grecia e in Russia. Scampato alla drammatica ritirata dal fronte orientale, dopo esser stato protagonista della guerra civile (fu fatto prigioniero dalle SS), assunse la direzione dell’Istituto Grandi Invalidi di Arosio accogliendo orfani e mutilati.
In pochi anni sorsero, grazie alla sua opera, collegi a Cassano Magnago, Parma, Pessano, Torino, Inverigo, Roma, Salerno e Firenze.
Nella sua concezione il collegio passò dall’essere semplice ricovero a luogo in cui favorire la maturazione affettiva, intellettuale, ricreativa e occupazionale degli assistiti.
Si occupò anche dei poliomielitici e di altri bambini sofferenti mirando al recupero totale della persona. Sua grande opera fu anche il Centro Pilota per Poliomielitici di Milano.
L’ultimo atto di una vita all’insegna del dono al prossimo fu il dono dei propri occhi (tramite trapianto) al momento della morte, a due mutilati, atto fuorilegge al tempo.
Grazie al suo coraggio furono varate le prime leggi sul trapianto di organi.