Grigi: Arzachena battuta e prestazione così così, ma la nave va

Grigi: dal libro Cuore alla tragedia del Poseidon CorriereAldi Jimmy Barco
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Da Arzachena – Fine settimana lungo per i Grigi in Sardegna: quattro giorni orsono a Olbia con pareggio incorporato; domenica pomeriggio invece siamo ad Arzachena per incrociare i locali reduci dalla recente e sanguinosa scoppola di giovedi scorso a Lucca, tornati a casina loro con 4 pappine in saccoccia.

Oddio, non è certo questo il periodo dell’anno ideale per una cinque giorni in Gallura, ma due trasferte logisticamente difficili così ravvicinate qualche problema ce l’hanno pure alleviato.

Il primo match è passato in archivio e il pareggio che lo rimanda agli annali pare sia stato, per chi ha assistito all’incontro, un risultato bugiardo perché Gazzi e compagni nell’ occasione meritavano la vittoria, ma gli attaccanti mandrogni non sono stati abbastanza cinici sotto porta, oppure, come avevo già scritto in settimana, la Dea Eupalla ha deciso di toglierti con una mano quello che ti aveva gentilmente omaggiato con l’altra.

Le squadre. Giorico opta per il 4-4-2 opposto al 3-5-2 schierato da D’Agostino la cui formazione iniziale è la stessa che ha pareggiato con pieno merito in settimana a Olbia.

La partita. I Grigi fin dall’inizio cercano di ‘fare’ l’incontro ma sono i padroni di casa ad avere la prima opportunità per passare in vantaggio (9’): il pallonetto di Sanna esce a lato. Risponde Gazzi, con un tiro modello straccio da lavandino, peccato perché la posizione del rosso centrocampista mandrogno era di quelle interessanti (11’). Sempre Gazzi replica al 29’ di testa sugli sviluppi di un angolo, con palla fuori di poco.

Al 35’ Maltese tenta di sfruttare una punizione laterale ma la sua battuta a sorpresa non sorprende nessuno.

Al 38’ ammonito Gazzi per un contrasto a centrocampo. L’Alessandria in questo scorcio di partita tenta di forzare la situazione che vede un match al momento incolore e povero di giocate di qualità attraverso le folate di Sartore sulla corsia di destra ma neppure la verve del carioca sembra utile alla causa.

Si chiude così la prima frazione di gioco sullo 0 a 0; 45’ inutili e scialbi: i padroni di casa sembrano ancora tramortiti dalla sconfitta senza attenuanti patita a Lucca giovedi scorso mentre gli ospiti non sembrano nella loro giornata migliore. Il terreno di gioco ci pare in buone condizioni mentre soffia un vento trasversale fastidioso ma non è lui certo il responsabile dell’assenza di gioco e giocate del primo tempo.

Secondo tempo. Giorico sostituisce con Pandolfi la speranziella Trillò il quale ha patito (unico fra i suoi) l’avversario diretto nel primo tempo (Sartore). Al 53’ sale bene la difesa mandrogna su un cross dai 40 metri (azione tipica, spesso utilizzata da molte squadre sarde…) e mette in fuorigioco Baldan in area, il quale segna agevolmente di testa la più inutile delle reti.
Al 55’ occasione vera per i Grigi con Badan che trova un diagonale interessante ma il tiro, superato il portiere di casa, incoccia contro il palo lungo e torna in campo. Siamo all’ora di gioco e la partita non accenna a migliorare in qualità e spettacolarità: una sola autentica occasione da gol e tanti sbadigli.

Al 78’ Alessandria in vantaggio: Bellazzini batte un angolo e nell’area piccola interviene di testa De Luca, che butta nella rete il pallone e mezza difesa sarda, 0 a 1 e palla al centro.

Dal gol alla fine della partita non succede più niente, esattamente come poco era successo fino alla zuccata di De Luca. E i Grigi tornano dalla 5 giorni in Sardegna, missione in partenza piena di incognite, con 4 punti in due partite e qualche certezza in più.