Mauro Remotti, già presidente della Circoscrizione Europista e attuale presidente dell’associazione Alessandria in Pista, è l’alessandrino a cui oggi poniamo le nostre ormai fatidiche 5 domande. Buona lettura a tutti!
1) Che cos’è per te Alessandria?
Alessandria è la mia città, il luogo dove si trovano le mie radici, i miei principali affetti e amicizie. Giovanni Sisto, di ritorno da un lungo viaggio in America Latina, cosi scriveva in un suo bel libro di ricordi: “A casa, abbiamo festeggiato il ritorno: un pomodoro grosso, vermiglio e una barbera aspra e forte, spumeggiante nel bicchiere di cristallo, mi resero certo di essere arrivato finalmente a casa mia. Quel pomodoro e quella barbera non avevano eguali nel mondo.” Sono sicuro che non avrebbe potuto esprimere meglio le intense emozioni di essere di nuovo ad Alessandria!
2) Perché può valere la pena rimanere qui, invece di andarsene in qualche altra città?
Quando le condizioni di vita e lavorative peggiorano, si può essere tentati di cambiare città, magari andando all’estero, per poi eventualmente tornare quando la situazione ambientale è migliorata. Personalmente non la ritengo una soluzione. Conosco molte persone che amano Alessandria e che vogliono restituirle un nuovo smalto. Partendo proprio dal mondo del volontariato che ha potenzialità enormi e che quotidianamente si impegna nei più svariati settori (dal sociale al culturale) con grande senso di solidarietà. Credo che poche realtà territoriali possano vantare questa grande risorsa che ci deve rendere fieri di essere alessandrini.
3) Come è nata “Alessandria in Pista”?
L’associazione culturale Alessandria in Pista è stata costituita lo scorso mese di ottobre con l’obiettivo di dare continuità alle iniziative culturali intraprese dalla Circoscrizione Europista, allargando l’orizzonte, non più limitato all’ambito circoscrizionale, ma all’intera città. Mi fa molto piacere constatare che in appena sei mesi di attività sono state veramente tante le iniziative, anche a scopo benefico, che abbiamo proposto, sempre con notevole successo di pubblico. In particolare, abbiamo curato la presentazione di libri (nell’ambito della rassegna Librinpista sono stati presentati in quattro anni quasi trenta autori/opere), ideato appuntamenti sulla goliardia alessandrina e allestito spettacoli in dialetto. A tale proposito, ricordo che il prossimo 31 maggio, alle ore 21, presso il Centro di Incontro Rione Cristo si terrà la premiazione della terza edizione del Concorso dialettale dedicato ai poeti Gianni Fozzi e Sandro Locardi organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con il giornale Il Piccolo, che vedrà in gara oltre quaranta opere di autori che si sono cimentati con la lingua di Gagliaudo.
4) Che cosa ne pensi del dissesto, e del modo in cui viene affrontato dal sindaco Rita Rossa?
E’ triste sapere che Alessandria in questo momento è ricordata e conosciuta, anche a livello nazionale, quasi esclusivamente per la grave situazione finanziaria del Comune. La crisi economica italiana e internazionale non aiuta di certo, ma l’unico modo per risollevare le sorti della città consiste nell’operare seriamente e quotidianamente, coinvolgendo tutti coloro che hanno dimostrato nel proprio ambito professionale e lavorativo di saper agire con serietà e buon senso, anteponendo ai propri ideali politici il bene di Alessandria.
5) Da dove (o da chi) può rinascere la nostra città?
Tutti gli alessandrini, nessuno escluso, devono dare il loro contributo per poter far rinascere l’araba fenice Alessandria. Ma per accelerare i tempi della ripresa, è opportuno, a mio avviso, coinvolgere soprattutto coloro che nel corso della loro esperienza amministrativa all’interno delle Circoscrizioni hanno dimostrato di aver avuto un’attenzione concreta nei confronti dei problemi quotidiani dei propri concittadini.