Rilocalizzazioni delle abitazioni in aree alluvionabili: rischiata l’ennesima beffa ‘alessandrina’. Per colpa di chi?

 CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

 

25 settembre, sto leggendo nel web le notizie locali,  arriva il turno di  Radiogold e l’occhio mi cade su questo titolo: “Rilocalizzazioni: da Palazzo Chigi 13 milioni ma è tutto da rifare”. E’ il sottotitolo che mi fa sobbalzare:   “La Regione ha ritirato la delibera di giunta per mancanza di fondi: ma entro il 22 ottobre le famiglie interessate dovranno formulare le istanze per beneficiare dei finanziamenti stanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.  https://radiogold.it/politica/153600-rilocalizzazioni-palazzo-chigi-13-milioni-tutto-rifare/ 

Rimango esterrefatta, ma che è successo? Chiamo Monticone  e anche lui è allibito, quindi non mi rimane che contattare il Consigliere regionale  Walter Ottria, il politico  che da gennaio  2018  ha accettato di essere  per noi il controllo dell’iter regionale  e che  ci segue in questa vicenda,  per conoscere le motivazioni della presunta  retromarcia regionale . Anche Ottria è molto sorpreso ed è convinto  che le cose non stanno così, andrà a fondo e mi farà sapere.  Siccome a pensar male a volte ci si azzecca e io ormai ho troppa esperienza in certi ambiti,  sono convinta che molto probabilmente dalla pubblicazione del Decreto il 27 febbraio scorso chi è arrivato prima in altre zone del  Piemonte nel consegnare le domande ha esaurito i fondi disponibili per il 2018.  Questo mio pensar male è derivato anche dal timore espresso decine di volte da Monticone per le lunghe tempistiche condiviso anche da chi scrive. Tale scoramento del plurialluvionato lo si legge pure su Il Piccolo di venerdì 28 settembre  a firma Massimo Brusasco: “Se vediamo il traguardo ce lo spostano più avanti”.

Questi cittadini sono stati inascoltati da ben tre amministrazioni:  Scagni – Fabbio – Rossa e dai loro burocrati, ci sono le carte  negli anni pregressi che parlano e ci sono i protocolli regionali  che  periodicamente aprivano una “porta” per questo tipo di rilocalizzazione a cui il Comune rispondeva a quanto pare  “nisba”!  Da febbraio 2018, la speranza di una svolta era forte ed incoraggiante, l’attenzione dell’Assessore Paolo Borasio era una garanzia istituzionale, un comportamento politico amministrativo ineccepibile il suo, ma la domanda è: quale ingranaggio si è bloccato? Perché si è bloccato e chi in quell’ingranaggio ha infilato una barra di acciaio? Come già scritto si pensa male soprattutto per le lungaggini nella preparazione delle pratiche e dei tira e molla sulle due perizie che dovevano essere in un primo tempo asseverate, in un secondo tempo dovevano essere giurate perdendo appunto troppo tempo  arrivando a consegnare le domande il 18 luglio 2018 . Se la causa fosse il ritardo, perché c’è voluto tanto tempo per organizzarle e consegnarle?

Mighetti (M5S): "Danni alluvione: ad alessandrini e astigiani solo le briciole. Siamo piemontesi di serie B?" CorriereAl

Nei giorni scorsi si ritorna daccapo nell’rimbastire per la terza volta una terza perizia, questa volta asseverata per lo stesso immobile che da tempo non subisce modifiche e di cui le due perizie già lo certificano e in aggiunta come la classica ciliegina sulla torta questa terza perizia è stato detto che graverà economicamente sul groppo di questi “sfigati” miei concittadini. Che a mio pensare sono troppo indulgenti, io sarei già arrivata da tempo e pure da sola alla Corte Europea dei Diritti Civili, l’ho già fatto in passato ed ho ottenuto risposte. Ieri martedì 2 ottobre ho risentito il Consigliere regionale Walter Ottria che nel pomeriggio ha presentato un’interrogazione urgente con risposta immediata alla Giunta Regionale in merito all’uscita dell’articolo di Radiogold del 25 settembre.  Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno ho ricevuto il Comunicato da Ottria  insieme alla risposta  completa da parte degli uffici dell’Assessore Balocco a firma Ing. Gabriella Giunta e Arch. Salvatore Femia. Sta scritto che: “La suddetta d.g.r. del 31-6223 del 22/12/2017 NON  è affatto stata  ritirata e invece è tuttora vigente e applicabile ai casi di rilocalizzazione preventiva  per i proprietari che non abbiano già fatto analoga domanda  nell’ambito di altre procedure legate ad eventi alluvionali”. Walter Ottria aggiunge: “ Fatta finalmente chiarezza sui fondi e le procedure per favorire la rilocalizzazione degli edifici nelle zone inondabili di Alessandria, le procedure amministrative per le rilocalizzazioni rimangono tutte in piedi e nessuna nuova perizia dovrà essere redatta” .  Ora i plurialluvionati hanno indicazioni certe da parte della Regione  per procedere. Finalmente, si spera senza dover subire ulteriori difficoltà. Ringrazio il Consigliere Walter Ottria che senza chiedere mai nulla come politico da gennaio ad oggi si è reso disponibile ad ogni chiamata.