L’attuale condizione familiare è caratterizzata da una fragilità sempre più diffusa dovuta alle condizioni economiche, sociali e relazionali del nostro vivere quotidiano.
Le famiglie in difficoltà sono in aumento: nei compiti di cura dei figli, nella precarietà delle relazioni, nella solitudine. In alcuni casi queste fragilità si manifestano con condizioni di disagio conclamato nell’adulto di riferimento o nel minore, in altri casi rimangono in una fase latente.
Oggi più che mai i fenomeni sempre più diffusi di espressione del disagio giovanile che, ad esempio, può sfociare in veri e propri episodi di bullismo e di violenza, richiedono un sistema educativo proattivo che guardi ai ragazzi e alla necessità che i servizi e la scuola siano luoghi di assunzione di responsabilità delle esigenze e dei bisogni dell’altro.
Ampio spazio deve essere concesso allo sviluppo di sistemi di rete e di valorizzazione del territorio, proprio perché la rete rappresenta una forma di organizzazione complessa, funzionale all’attuazione del diritto al benessere.
Questo processo attraversa anche le questioni della gestione politica territoriale che, al contempo, si trova a dover affrontare le urgenze imposte dal contesto sociale in cui le istituzioni operano.
Partendo da queste riflessioni il giorno 5 Settembre 2018 presso la Sala Romita del Comune di Tortona il CISA (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale), in collaborazione con il Comune di Tortona, il Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva e il Ser.D. dell’ASL AL ha presentato un percorso di collaborazione con gli Istituti Scolastici e le Agenzie Formative di ogni ordine e grado del territorio del Consorzio.
Con grande soddisfazione per l’iniziativa promossa si è registrata una importante partecipazione di tutti gli istituti scolastici e di tutte le agenzie formative che si sono dimostrai molto interessati e partecipi al dibattito conclusivo.
L’obiettivo che si intende perseguire pertanto, è quello di delineare nuovi orientamenti per la comunicazione e per tutti quegli aspetti di comune pertinenza tra la Scuola e i Servizi Socio Sanitari volti alla protezione e alla tutela dei minori che si trovano in situazioni di disagio e di pregiudizio.
L’idea di delineare nuovi orientamenti ha come presupposto quello di favorire la formazione di un linguaggio condiviso e di una prospettiva non solo di collaborazione ma di vera co-costruzione di interventi che hanno al centro il benessere ed i diritti dei bambini e degli adolescenti.
Il percorso sarà strutturato in quattro incontri, i temi trattati saranno quelli riguardanti la tutela minorile divisi per fasce di bisogni. La giornata conclusiva sarà dedicata al confronto di tutti i partecipanti con la finalità di delineare delle linee guida condivise.
L’obiettivo principale è quello di sviluppare una nuova cultura condivisa sui temi del disagio e della tutela minorile ed un nuovo approccio della rete dei servizi. Una sorta di percorso metodologico comune, di carattere tecnico-professionale, che assicuri l’effettiva tutela del minore e contemporaneamente promuova chiarezza su ruoli e responsabilità dei diversi operatori sociali sanitari ed educativi coinvolti.
Riconoscere i segnali di un disagio, di un maltrattamento o di una violenza in un minore è sempre faticoso e difficile, soprattutto quando non ci sono dei segni fisici evidenti; altrettanto difficile è riuscire ad elaborare un percorso di aiuto per quei minori che stanno vivendo situazioni a rischio di devianza o problematiche legate alla visione del sé. Ma grazie alla capacità di professionisti preparati e alla collaborazione delle istituzioni coinvolte, è possibile limitare e rimuovere le cause e le situazioni che hanno determinato quella sofferenza.
Il percorso è stato progettato dal CISA di Tortona, in partecipazione con il Comune di Tortona, l’ASL AL e con la collaborazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Marconi“ di Tortona.
È strutturato in tre giornate, suddivise per fasce d’età dei minori, in ognuna delle quali possono partecipare gli insegnanti che si iscriveranno in anticipo. La modalità utilizzata sarà quella del confronto aperto e partecipato, dove gli insegnanti e gli operatori dei servizi porteranno le proprie esperienze, con l’obiettivo di delineare delle procedure comuni e condivise che vanno dalla segnalazione della situazione, al monitoraggio e al percorso di aiuto. La giornata conclusiva sarà dedicata al confronto di tutti i partecipanti in plenaria.