di Jimmy Barco
www.lacantera.club
Investimenti per 120 milioni di Euro della Serie C trattati senza rispetto.La cifra, calcolata per difetto, è il totale degli investimenti annuali del calcio di Serie C. E questi investimenti, a reddito “0”, sono stati totalmente calpestati dai padroni del calcio in questa torrida estate che ha portato ogni soggetto forte a fare i comodacci propri e quelli deboli a subire come vittime sacrificali.
E le regole? Come le ragnatele che catturano gli insetti minuscoli e sono sforacchiate da quelli grandi e aggressivi. Adesso si parte. La gente, le società, i giocatori e gli staff sono disponibili a dimenticare la vergogna estiva per fare di nuovo il loro mestiere. In questo nostro calcio però qualcosa si è rotto: speriamo che qualcuno riesca a ricucirlo.
Ogni fine settimana si calcola che 6 milioni di persone sono mobilitate da questo sport, la maggior parte di esse attirate dalle categorie minori: numeri pazzeschi ma pure la vera forza e il suo futuro. Se i satrapi di questo calcio italiota si dimenticano di questa banale verità neppure 20 Ronaldo salveranno il movimento.
Comunque la Serie C parte, e con lei pure i Grigi che si sono accomodati in un girone, quello A, composto da tante compagni piemontesi, sarde, liguri, lombarde e toscane.
Per l’esattezza si comincia il 19 settembre al Mocca contro la Juventus Under 23 in qualità di squadra ospitante (ma un anticipo potrebbe essere dietro l’angolo).
Il 22 arriva al Mocca la Pro Piacenza, poi il 26 si va a Vercelli mentre il 30 ospitiamo la Lucchese. Il 7 ottobre viaggio a Pisa contro i nerazzurri di D’Angelo e Gemmi mentre una settimana dopo arriva la favoritissima Siena.
Sembrerebbe un avvio complicato ma storicamente i primi turni sembrano fatti apposta per riservare sorprese. Prevedere oggi quello che potrebbe succede ai Grigi in questo campionato mi pare impossibile perché sono troppo pochi gli elementi sui quali poter fare analisi di una certa affidabilità.
Per quel che ho visto sin qui se emergeranno problemi non credo possano venire dal reparto avanzato bensì dalla difesa perché secondo me è indispensabile un centrale difensivo destro di piede tonico ma pure svelto.
E se D’Agostino dovesse decidere di schierare una difesa a quattro penso si debba seriamente mettere in conto di individuare un nuovo terzino destro. Ma, lo ripeto, queste cose mi sembrano talmente evidenti che non posso pensare che fra due DS (di cui almeno uno ha giocato al calcio e ha una carriera di campo) e un mister, che certamente può vantare ben più di una patente di professorino, non ci abbiano già riflettuto a lungo sull’argomento. Una cosa invece la ritengo sicura: se Gazzi dovesse fare il play di questa squadra scordiamoci di pressare “alti” e di difenderci lontano dal nostro portiere perché le caratteristiche dell’ex Toro sono quelle che sono e, se il ragazzo sta bene, è in grado di garantire un rendimento costante e positivo.
Per il resto non meravigliatevi se si giocasse già domenica prossima l’inedito derby al Mocca contro la Juve Under 23.
