Non è la prima volta che Valter Ottria si occupa di rifiuti: sua la richiesta formale di indagine conoscitiva presentata alla Commissione regionale ambiente che si concluderà nelle prossime settimane, suo il lavoro emendativo più tutelante per l’ambiente al Piano regionale dei rifiuti urbani approvato nel 2016, e suo l’allarme lanciato nel giugno scorso, attraverso un’interrogazione urgente, sullo stoccaggio di rifiuti in alcuni capannoni nel Comune di Sale (AL): “è un tema che riguarda tutti e che ha implicazioni in molti settori: l’ambiente, la salute dei cittadini, le finanze dei comuni e delle persone; inoltre, come si evince dalle molte notizie di cronaca, è un ambito in cui esiste con tutta probabilità un grande problema di legalità”.
Si riferisce ai tanti incendi che si sono susseguiti sul territorio piemontese: “nei mesi scorsi, insieme al collega Grimaldi, capogruppo di Liberi e Uguali, abbiamo chiesto alla Regione Piemonte che usi i suoi poteri di indagine per ascoltare tutti i soggetti che fanno parte del processo di raccolta e trattamento dei rifiuti”.
In modo simile, oggi la richiesta del consigliere alessandrino pone l’accento sui numerosi incendi avvenuti nell’impianto di trattamento rifiuti di Castelceriolo e, più in generale, sulla situazione gestione rifiuti nel bacino alessandrino: “ho richiesto formalmente che nell’ambito dell’indagine conoscitiva che si sta per chiudere, si approfondisca ciò che è avvenuto nell’impianto Aral, convocando i dirigenti locali , il direttore dell’Arpa, la Provincia di Alessandria e tutte le persone informate dei fatti”.
La richiesta è stata accolta dalla Presidente Silvana Accossato e dalla quinta Commissione: “nelle prossime settimane – conclude Ottria – approfondiremo gli aspetti legati alla gestione dell’emergenza rifiuti in relazione ai numerosi incendi ed eventuali rischi per la salute dei cittadini che abitano nelle circostanze, in secondo luogo la Commissione convocherà il Prefetto di Alessandria per chiedere notizie sull’origine degli incendi e sui possibili legami con ambienti malavitosi”.